È possibile dedurre dai dati genetici i tratti caratteristici del corpo umano, i principi dell’organizzazione funzionale della mente e l’insieme delle sue manifestazioni, comportamentali e sociali? Una attenta analisi che mira a ricomporre l’infruttuosa frattura tra natura e cultura nello studio degli esseri umani in società.
Nel 2001 è stata pubblicata la sequenza quasi completa del genoma umano, rendendo accessibile la conoscenza di quasi tutte le molecole che compongono il cervello umano. Questa eccezionale acquisizione scientifica consente di definire e comprendere cosa sia l'uomo? È possibile dedurre dai dati genetici i tratti caratteristici del corpo umano, i principi dell'organizzazione funzionale della mente e l'insieme delle sue manifestazioni concettuali. Il cervello degli esseri umani è eminentemente plastico e anche in presenza di individui geneticamente identici, come nel caso dei gemelli, le connessioni cerebrali e i loro esiti variano sensibilmente. In sostanza qual è il rapporto tra i geni e la cultura? Da che cosa ha origine la diversità culturale? Come si trasmette e come scompare? A queste e ad altre domande rispondono studiosi di diversa formazione, riuniti nel Simposio annuale del Collège de France, sotto la direzione di Jean-Pierre Changeux, neurobiologo dell'Institut Pasteur di Parigi e accademico delle Scienze. Il contributo di genetisti, neuroscienziati, psicolinguisti, antropologi, studiosi di paleontologia fa luce su una materia complessa e affascinante che mira a ricomporre l'infruttuosa frattura tra natura e cultura nello studio dell'umano.
1 Gennaio 2007
Nuovo prisma n. 75
288 pagine
EAN 9788838922138
Saggi di: J.-P. Changeux, G. Balavoine, J.-P. Bourgeois, B. de Boysson-Bardies, S. Dehaene, J. Gayon, J. Guilaine e E. Crubézy, G. Guille-Escuret, C. Hagège, J.-J. Hublin, J.-L. Mandel, P. R. Marler, A. de Ricqlès, D. E. Shulz, D. Sperber, B. Walliser.
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