Un caso editoriale. Unico romanzo di Alberto Méndez, che morì poco dopo la pubblicazione, divenne un bestseller, celebrato per la sua perfezione letteraria, per l’umanità struggente dello sguardo e il sentimento poetico che lo attraversa.
Pubblicato in Spagna nel 2004, poco prima della morte del suo autore, I girasoli ciechi ha la forza e la visione di un libro meditato per tutta la vita: la sua perfezione letteraria, l’umanità struggente dello sguardo e il sentimento poetico che lo attraversa, ne hanno fatto un caso editoriale, un bestseller salutato da importanti premi e riconoscimenti, traduzioni in molti paesi, una versione cinematografica.
I protagonisti di questo libro sono sconfitti che, come girasoli ciechi, hanno rinunciato a cercare il sole. Ed è la sconfitta, lo splendore e la grazia dell’abbandono, a tenere unite le quattro vicende de I girasoli ciechi, ambientate nell’immediato dopoguerra in Spagna: un capitano dell’esercito vittorioso di Franco decide di arrendersi ai repubblicani, ormai sbaragliati, nell’ultimo giorno del conflitto; un giovane poeta fugge in montagna con la fidanzata incinta e affronta una vertiginosa storia di solitudine e di morte; un prigioniero, che sta per essere giustiziato, cerca di posticipare la propria fine inventando una vita di onore e coraggio per il figlio del colonnello dal quale dipende la sua sorte; un religioso, ossessionato dalla moglie di un intellettuale repubblicano che vive nascosto in un armadio, scatena la disgrazia di una famiglia.
«I documenti sui quali lavorano gli storici promettono e a volte permettono di dare la certezza, la verità è altra cosa», scrive Adriano Sofri nella Nota che chiude il volume. E così tutto ciò che è narrato in questo libro è vero, ma nulla di ciò che viene detto è certo: perché oltre gli orrori e le paure, al di là delle sofferenze e dei drammi, dopo ogni guerra civile resta soltanto la necessità di ricordare ciò che sappiamo.
Con una prosa scarna e poetica, densa e tagliente, questi Girasoli ciechi raccontano un dolore inafferrabile ed eterno, che contiene la vergogna, lo sconforto, e infine il seme della resistenza, del riscatto e della lotta per un futuro diverso: un canto triste e superbo alla dignità.
4 Marzo 2025
La memoria n. 1335
280 pagine
EAN 978838947780
In libreria dal: 4 Marzo 2025Alberto Méndez (1941-2004) è nato a Madrid, dove ha trascorso l’infanzia. Ha frequentato il liceo in Italia, a Roma, e si è laureato in Filosofia e Arti all’Università Complutense di Madrid. Si è occupato di editoria per tutta la vita. Con Los girasoles ciegos, il suo primo e unico libro, ha vinto il Premio Setenil e, postumo, nel 2005, il Premio della Critica e il Premio Nazionale di Narrativa, affermandosi come un classico contemporaneo.
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