Un’indagine gnoseologica che insegue il grado zero, ovvero il punto di partenza, la forma universale indipendentemente da stili e linguaggi particolari, dell’immagine dell’Altro, e quindi dei modi in cui ciascuna letteratura (e cultura) si rispecchia nell’altra.
L’imagologia – disciplina a cui questo scritto appartiene – è lo studio dei vari fenomeni connessi all’immagine di una cultura osservata dal punto di vista dell’Altro: i cliché, gli stereotipi, i pregiudizi ricorrenti quando una cultura ne guarda un’altra. Dunque, l’imagologia è un cardine dello studio delle letterature comparate. Il saggio di Puglisi e Proietti è un’indagine gnoseologica; essa insegue il grado zero, ovvero il punto di partenza, la forma universale indipendentemente da stili e linguaggi particolari, dell’immagine dell’Altro, e quindi dei modi in cui ciascuna letteratura (e cultura) si rispecchia nell’altra. «La letteratura – scrivono gli autori – è la via più autentica per pervenire all’inveramento della conoscenza nella vita dell’uomo, la ricerca a ritroso dell’autenticità dell’immagine, finisce nell’individuazione di forme letterarie primordiali, che se da sole non consentono alcun avanzamento nella conoscenza universale, nella loro intelaiatura comparatistica rendono ragione della molteplicità delle culture e della unicità dell’uomo. Letteratura comparata non è assolutamente il mix critico, tematico, genealogico o altro tra due o più storie o tradizioni letterarie, è qualcosa di più intrinseco, che mette in campo principi, concetti, teorie e apparati critico-ermeneutici, distinti da un proprio sistema culturale e da propri codici epistemologici di riferimento. Si scrive per dare agli Altri la possibilità di incontrarci e di conoscerci, a noi il piacere di raccontarci, ad entrambi il senso della libertà».
1 Gennaio 2007
Le parole e le cose n. 11
72 pagine
EAN 9788838923012
Gianni Puglisi è Professore di Letteratura comparata presso l’Università IULM, della quale è Rettore. Studioso di formazione storico-filosofica, è autore di numerosi saggi e articoli. Si è occupato di poetica e retorica classica e di estetica e semiotica contemporanea, in particolare di strutturalismo e di critica letteraria e filmica. Fra le sue numerose pubblicazioni, si ricordano, con questa casa editrice I modi della moda (2001), Il tempo della crisi (2015) e, con Paolo Proietti, Le città di carta (2002) e Il grado zero dell'immagine (2007). Insieme a Tullio Gregory, dirige l’Enciclopedia della Moda della Treccani. Giornalista, dirige la Scuola di Giornalismo IULM e la rivista «Lingua e Letteratura». È componente del Board of Guarantors dell’Italian Academy for Advanced Studies in America della Columbia University di New York.
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