Con 16 illustrazioni a colori
Nasce nella Francia del Settecento il pettegolezzo. Lo dimostra questa inchiesta tra le centinaia di rumors o di bruits che questo libro raccoglie, cataloga per argomento e inquadra nel tempo nello spazio e nei protagonisti. Erano notizie brevissime e senza sottintesi, che venivano pubblicate in libretti e altre forme. Miniature in cui, come diceva Barbey D’Aurevilly, vi è più storia che in molte pagine di libri. Tracciate spesso e volentieri da grandi scrittori – anche Voltaire –, trasmettono ai posteri atmosfere e mentalità di una Parigi spietata-con-grazia, micro racconti da dove «il vizio non importa ma una figuraccia uccide».
Il gossip, sostiene l’autrice di questo libro, è nato in Francia, nel Settecento illuminista. Inteso come sistema del pettegolezzo, cioè la maldicenza e l’indiscrezione inserite in una rete ben organizzata di informazione e comunicazione ad uso innocente o perverso della gente alla moda. Sia per sapere i segreti degli altri o inventarseli, sia per far parlare di sé comunque.
Lo dimostra questa inchiesta tra le centinaia di rumors o di bruits che questo libro raccoglie, cataloga per argomento e inquadra nel tempo nello spazio e nei protagonisti. Erano notizie brevissime e senza sottintesi, che venivano pubblicate in libretti e altre forme: Espions, Chroniques, Gazettes scandaleuses. Ed esistevano addirittura allora, come oggi le agenzie, bollettini specializzati che li rifornivano. La curiosità vivissima verso di loro tra il pubblico era accesa dal fatto che mancavano giornali, l’informazione non era libera né fluida, di contro alla novissima aria di libertà che circolava, soprattutto tra le donne. Non mancava a volte la volontà di colpire un avversario, in un’epoca in cui i canali istituzionali non erano adeguati allo scopo (un po’ come oggi i blog rispetto all’insufficienza della stampa e delle rappresentanze politiche). Toccano naturalmente tutti i campi, con preferenza per sesso potere carriera e gloria. E tutti gli ambienti interessanti, dalla corte in giù. Miniature in cui, come diceva Barbey D’Aurevilly, vi è più storia che in molte pagine di libri. Tracciate spesso e volentieri da grandi scrittori – anche Voltaire –, trasmettono ai posteri atmosfere e mentalità di una Parigi spietata-con-grazia, micro racconti da dove «il vizio non importa ma una figuraccia uccide».
2013
La nuova diagonale n. 101
360 pagine
EAN 9788838930638
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Francesca Sgorbati Bosi si dedica da anni allo studio del XVIII secolo, con particolare attenzione a Francia e Gran Bretagna. Per questa casa editrice ha curato i volumi: Parlando di donne. Lettere a un quotidiano inglese del ’700, una selezione delle migliori pagine del famoso quotidiano «The Spectator» (2006), La donna nel XVIII secolo e Storia di Maria Antonietta (2017) di Edmond e Jules de Goncourt (2010), e ha pubblicato Guida pettegola al Settecento francese (2013), Guida pettegola al teatro francese del Settecento (2014), A Tavola coi re. La cucina ai tempi di Luigi XIV e Luigi XV (2017), Non mi attirano i piaceri innocenti. Costumi scandalosi nella Parigi del Settecento (2019), Nobili contraddizioni. Vizi e virtù dell’aristocrazia inglese del Settecento (2023).
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