Architettura e urbanistica di fronte ai temi del nuovo millennio. Un saggio che, travalicando i confini di queste discipline, si sofferma sul tema del rapporto perduto dell'essere umano col suo habitat.
Come riappropriarsi della dimensione corporea della nostra civiltà data dall'ambiente vissuto? Perché il nostro habitat si dimostra caratteristicamente incapace di esprimere armonia? Sono questioni che sembrano traslocare da una scienza dello spazio a una più generale sociologia dell'esperienza del nostro tempo. Ed è il percorso che compie in queste pagine l'urbanista e architetto Leonardo Urbani: una infinita (nel senso di volutamente non compiuta, non conclusiva) riflessione sui temi del rapporto perduto dell'essere umano col suo habitat. Una riflessione in forma quasi di diario: sollecitazioni venute dalla cronaca, dalla notizia, che si concretano in uno spunto analitico, o nella sintesi di una convinzione critica, sfocianti in una ricerca di riscontri nel mondo del saggio scientifico, dei convegni, della ricerca specialistica. O in forma di singhiozzo - preferisce dire l'autore a sottolineare l'ancoraggio necessario con quei protocolli di esperienza vissuta che sono i giornali quotidiani -: «una sorta di singhiozzo per la varietà dei paesaggi evocati e per la incapacità a leggere le cose fluidamente e di riordinarle secondo un sapere che abbia coordinate generali comprensibili», che si propone soprattutto come un nuovo metodo di comunicazione tra la società degli scienziati e quella del comune cittadino. «Agli interessi da cittadino si è cercato più volte di riportare l'asse fondamentale della osservazione di questo libro in un orizzonte che è risultato essere prevalentemente urbanistico e geografico ma che è dato dalla scansione degli argomenti e provocato dalla stessa cronaca e da quelle mille notizie quotidiane che ognuno come uomo della strada riceve in modo intrecciato e aggrovigliato».
1 Gennaio 2003
Nuovo prisma n. 41
576 pagine
EAN 9788838917721
Leonardo Urbani, Professore Emerito dell’Università di Palermo. Ha svolto attività di progettazione e studi territoriali, urbanistici e di architettura. Ha scritto, con Franco Rocca, Studio sulla localizzazione dell’industria in Sicilia, 1962; con Carlo Doglio, Programmazione e infrastrutture, 1964; La fionda sicula, 1972; Braccio di bosco e l’organigramma, 1960-1980. Con questa casa editrice ha pubblicato La città concreta (1980), Habitat (2003) e La quattro Geografie. Habitat 2 (2013).
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