Attraverso «lettere-diario», il racconto dell'ultimo anno di Cesare fino alla congiura che lo uccise. «La manipolazione 'creativa' investe gli stessi personaggi storici; è il dato storico che viene trasformato ed i personaggi storici diventano essi loquacissimi attori del romanzo» (Luciano Canfora).
«Nel 1948 Thornton Wilder, versatile scrittore americano di romanzi e commedie di successo, pubblicò Idi di marzo: un romanzo epistolare o, se si vuole, documentario, che si propone di ricostruire l’ultimo anno della vita di Cesare e culmina nella scena dell’uccisione di lui in Senato, ad opera dei celebri “congiurati” il 15 marzo del 44 a.C. Libro “documentario” s’è detto. Infatti l’ambizione di Wilder è di costruire un racconto unicamente attraverso la sequenza di lettere o frammenti di lettere o di “lettere-diario”, come talvolta l’autore definisce questi falsi documenti. L’interesse dominante di questo autore, come del Claudio di Graves, o delle Vite immaginarie (1896) di Marcel Schwob è l’aspetto scandaloso dello stile di vita della élite sociale tardo-repubblicana. Si potrebbe indicare un elemento che differenzia nettamente il romanzo storico ottocentesco da questi esperimenti novecenteschi. Per lo più il romanzo storico ottocentesco racconta direttamente la grande storia, nella quale ad un certo punto immette, fa entrare in scena, personaggi fittizi. Così accade da Walter Scott a Manzoni, da Hugo a Tolstoj. Invece nei romanzi storici novecenteschi, specie questi che hanno come oggetto l’antichità classica, la “manipolazione” creativa investe gli stessi personaggi storici; è il dato storico che viene trasformato ed i personaggi storici diventano essi stessi loquacissimi attori del romanzo».
(Dalla Nota di Luciano Canfora)
1 Gennaio 2010
La memoria n. 814
328 pagine
EAN 9788838924729
Non disponibile
Thornton Wilder (Madison, Wisconsin, 1897 - New Haven, Connecticut, 1975), scrittore e drammaturgo, nel 1928 con Il ponte di San Luis Rey (Sellerio 2023) vinse il Premio Pulitzer. Altri due Premi Pulitzer li ottenne con le opere teatrali Piccola città (1938) e La famiglia Antrobus (1942). È anche autore del celebre Idi di marzo, romanzo del 1948 (pubblicato da Sellerio nel 1995 e nel 2010).
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