Il ritratto di un magistrato, il suo dilemma morale, il crollo delle certezze coltivate nello scontro tra legge e giustizia, in una Milano il cui centro appare incapace di parlare alla periferia.
Roberto Doni, magistrato a Milano, 65 anni, ha una visione della giustizia rigida e astratta, legata alle regole e alle procedure. Tutto scorre liscio nella sua esistenza borghese e malinconica. È una giovane giornalista freelance, Elena Vicenzi, che entra di prepotenza nella sua vita professionale e gli fa assumere, forzandolo con invincibile tenacia, una visione delle cose del tutto diversa. Doni sta sostenendo l’accusa nel processo di appello contro un tunisino, Khaled Ghezal, in carcere per una violenta aggressione in cui una ragazza ha perso l’uso delle gambe. Elena però è sicura che Khaled sia innocente e vuole provargli la verità dei fatti. Sospinto da niente altro che un tarlo sotterraneo, a malincuore, Doni si lascia affondare in quella vicenda; si lascia condurre nel quartiere di via Padova in una Milano e in una umanità sconosciute. E se prima nulla pareva poter incrinare la certezza di Doni che la giustizia si muova su un binario diverso – non alla ricerca della verità, ma innanzitutto nel rispetto delle norme – questa intransigenza comincia a piegarsi, a traballare. Un romanzo asciutto ed esemplare che si colloca al confine tra la riflessione etica ed esistenziale, la denuncia civile e l’intreccio giudiziario.
2022
Promemoria n. 15
256 pagine
EAN 9788838943522
Giorgio Fontana è nato a Saronno nel 1981 e vive a Milano. Con questa casa editrice ha pubblicato Per legge superiore (2011, 2022), Morte di un uomo felice (2014, Premio Campiello), Un solo paradiso (2016), Prima di noi (2020, Premio Mondello, Premio Salgari, Premio Bagutta e Premio Corrado Alvaro-Libero Bigiaretti), Il Mago di Riga (2022) e Kafka. Un mondo di verità (2024).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: