Questo è un falso manuale di letteratura, compilato per descrivere una letteratura che forse nemmeno esiste. Non stupirà che il risultato di una simile impresa si colori delle tinte della parodia, ma il libro di Roberto Bolaño ritrae una realtà virtuale dell’America: quella realtà pervasa di follia che è comunque riuscita a trovare spazio e a segnare col sangue tante vicende americane del Novecento.
Questo è un falso manuale di letteratura, compilato per descrivere una letteratura che non esiste o che, almeno, non si è mai pensato di racchiudere in un genere. Né ci sarebbe troppo bisogno di tale avvertenza, dal momento che - apparso in lingua originale nel 1996 - il libro di Roberto Bolaño comprende pure brevi biografie di scrittori che sarebbero morti nel 2004 o nel 2016. Tuttavia, al di là dell’inverosimiglianza più flagrante che presiede all’operazione, La letteratura nazista in America è testo che è stato formalmente costruito nel rispetto delle norme secondo cui si vuole siano scritti i manuali di letteratura. Non manca nemmeno un apparato bibliografico che raccoglie nomi di personaggi marginali, intitolazioni di riviste, marchi editoriali e titoli di libri: tutti scrupolosamente inventati. E, quanto alle schede dedicate a scrittori senza diritto di cittadinanza nella realtà, riferiscono vicende in cui si ritrovano tangenzialmente implicati autori dall’incontestabile esistenza, come Jorge Luis Borges, Julio Cortàzar o Allen Ginsberg. Non stupirà che il risultato di una simile impresa si colori delle tinte della parodia e si traduca in pagine prodighe di divertimento. Ma - al di là della parodia e grazie a questa - il libro di Roberto Bolaño ritrae una realtà virtuale dell’America: quella realtà pervasa di follia che è comunque riuscita a trovare spazio e a segnare col sangue tante vicende americane del Novecento.
1 Gennaio 1998
La memoria n. 417
256 pagine
EAN 9788838914515
Fuori catalogo
Roberto Bolaño è morto nel 2003 (era nato nel 1953), nel pieno di una vita d'artista complicata dalle vicissitudini dell'esistenza, e di una creazione incessante, interpretata anche come stimolo e provocazione, alla maniera di quell'avanguardia Dada o situazionista che amava tanto. Questa casa editrice ha pubblicato: La letteratura nazista in America (1998), Stella distante (1999), Chiamate telefoniche (2000), I detective selvaggi (2003, 2009), Notturno cileno (2003), Puttane assassine (2004), La pista di ghiaccio (2004), Un romanzetto canaglia (2005), Monsieur Pain (2005), Il gaucho insostenibile (2006), Anversa (2007) e Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce (con A. G. Porta, 2007, 2011). Notturno cileno è stato inserito nella lista dei dieci migliori libri del 2003 dal «Los Angeles Times Book Review» e scelto da Susan Sontag come il libro dell'anno per Times Literary Supplement.
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: