Lettere d’amore alla nipote

Lettere d’amore alla nipote

Lingua originale: francese
Titolo originale: Lettres d'amour de Voltaire à sa nièce
A cura di Sandra Morganti

Fino al ritrovamento di queste lettere negli anni Trenta del nostro secolo, pochissimi hanno sospettato che Madame Denis, col grande zio, avesse vissuto un legame duraturo di amore, che la lusingava e inorgogliva, senza legarla esclusivamente.

Intorno al 1745, quando l'affetto di Voltaire per la nipote, Marie-Louise, vedova Denis, si è trasformato in relazione stabile, il filosofo ha poco più di cinquant'anni e Madame Denis circa trentatré. Sono gli anni in cui Voltaire, cessato l'ostracismo, comincia ad essere apprezzato nelle corti; dal ritiro in campagna a Cirey - dove l'amore più importante della sua vita, quello con l'impareggiabile Madame du Châtelet, volge al declino - viaggia per le città d'Europa; vive in pieno l'ambiguità dei rapporti con i potenti, insieme maltollerati e inseguiti, e la lotta tra l'ambizione e il desiderio di una vita nascosta e studiosa. I posteri non hanno amato Madame Denis: «fresca, polposa e priva di scrupoli» (più o meno tutti concordano con questo ritratto minimo), e fino al ritrovamento di queste lettere negli anni Trenta del nostro secolo, pochissimi hanno sospettato che col grande zio avesse vissuto un legame duraturo di amore, che la lusingava e inorgogliva, senza legarla esclusivamente. Con la Châtelet, nobile intelligente coltissima libera, non sembra reggere il confronto: Voltaire, sinceramente convinto dell'eguaglianza tra i sessi, reputava l'amica di tutta la vita superiore a lui stesso, sognando di realizzare un sodalizio di spiriti eletti. Madame Denis sembra (da queste lettere che coprono gli anni 1740-1750) invece offrirgli un piccolo nido sicuro e, insieme alle galanterie spinte e quasi indecenti figlie del secolo, sembra ispirargli un desiderio intenso e malinconico di gioventù.

Autore

Di Françoise-Marie Arouet in arte Voltaire (1694-1778) questa casa editrice ha pubblicato: Memorie (1980), L'America (1991), Lettere di Memmio a Cicerone (1994). Morto Voltaire nel 1778 (a ottantaquattro anni), Madame Denis, sua erede universale, vendette a Caterina II di Russia la biblioteca e tutti gli scritti dello zio ad eccezione di una raccolta di documenti di carattere privato. Le lettere inedite che conteneva, restate fino al 1935 nel castello di famiglia, poi vendute, furono pubblicate per la prima volta nel 1957. Tra di esse, queste lettere di Voltaire alla nipote. La presente traduzione è basata sull’edizione critica di Theodore Besterman, Lettres d’amour de Voltaire à sa nièce (Paris, Plon, 1957).

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