Uno splendido racconto nero dell'autore di Carmen.
Nella mostra dei «fatti diversi» che si è avuta l'anno scorso a Parigi, tra le cronache di elucubrate forme di suicidio una particolarmente colpiva: di una ragazza che aveva scelto di farsi dilaniare da un orso. La tavola con cui un settimanale dell'epoca aveva illustrato il fatto (sul tipo di quelle della Domenica del Corriere), a giusta ragione della sensazionalità della mostra, era stata riprodotta sulla copertina del catalogo. Tra questo racconto di Mérimée e il «fatto diverso» (cioè di cronaca) non corrono molti anni. La fantasia ha raggiunto la realtà: e con la stessa ambiguità, si direbbe. Sarebbe accaduto il fatto di cronaca se Mérimée non avesse scritto Lokis?
1 Gennaio 1983
La memoria n. 69
96 pagine
EAN 9788838902314
Non disponibile
Prosper Mérimée (1803-1870) amico di Stendhal e, durante il suo soggiorno spagnolo, amico dei genitori di Eugenia de Montijo, futura moglie di Napoleone III, scrisse romanzi e novelle di argomento esotico, fantastico, talvolta perfino «nero». Tra le sue opere: Cronaca del regno di Carlo IX (1832), Le anime del purgatorio (1834), Carmen (1845, alla cui fama contribuì l'omonima opera musicale di G. Bizet) e, pubblicati da questa casa editrice, H.B.(1984) e Lettere a una sconosciuta (2001).
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