I luoghi del Gattopardo

I luoghi del Gattopardo

176 tavole in bianco e nero e a colori

Gli scrittori sono spesso condizionati dai luoghi dove si è svolta la loro vita - scrive l'Autore - ma Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne fu in certo senso segnato. I luoghi, appunto perchè le vicende di un periodo squassato da due guerre mondiali portarono alla loro scomparsa, acquistano nella sua narrativa una connotazione struggente. Essi rapresentano la memoria smarrita, quella che lo scrittore rimasto sotto la loro tutela reputava eterna, rappresentano l'identità perduta.

Luoghi e cose sono presenti ad ogni pagina del Gattopardo, sovrastano spesso gli stessi personaggi, quasi fossero essi e non gli uomini i motori dell'azione. Gli uomini, come le cose, fanno parte del paesaggio, vi sono inestricabilmente intrecciati. Ne discende che le descrizioni di questo scrittore sono diverse da quelle tipiche della prassi narrativa, appunto perchè i luoghi si ergono quali protagonisti, non costituiscono, come di consueto, un'ambientazione. Questi luoghi soffrono attraverso gli uomini, raccontano la propria identità annientata. Il tramonto della Sicilia antica e perenne è il tramonto del suo paesaggio, della sua urbanistica, della sua edilizia.

29 Marzo 2001

La memoria illustrata n. 6

308 pagine

EAN 9788876811395

Non disponibile

Autore

Gioacchino Lanza Tomasi (Roma 1934 - Palermo 2023), terzogenito di Fabrizio Lanza conte di Assaro e di Conchita Ramirez di Villaurrutia, segue la famiglia a Palermo nel 1944. Nel 1954 entra nel circolo dei giovani attratti dalla personalità di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e della moglie Alessandra. Nasce un’affinità elettiva con il principe, suo lontano cugino, che lo adotta poco prima di morire.
A ventidue anni sposa Mirella Radice, da cui avrà due figli, e inizia un’attività di critico musicale su vari giornali e riviste italiane ed estere. Tra le sue pubblicazioni: Le ville di Palermo, Castelli e monasteri siciliani, Guida all’opera, Gusto del silenzio rossiniano, Ernani, Erik Satie e la musica del surrealismo, e con Sellerio Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Una biografia per immagini (1998, 2024), Vincenzo Bellini (2001) e, postumo, Lampedusa e la Spagna (2024). Ha insegnato Storia della musica all’Università di Salerno dal 1970, e dal 1983 ha conseguito l’ordinariato all’Università di Palermo. È stato direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo, dell’Accademia Filarmonica Romana, del Teatro dell’Opera di Roma, dell’Orchestra e Coro della RAI di Roma, del Teatro Comunale di Bologna. Dal 1996 al 2000 è stato direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York, dal 2000 al 2007 è stato sovrintendente del Teatro di San Carlo di Napoli e nel 2015 dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa.
Rimasto vedovo nel 1981, si è risposato con Nicoletta Polo, da cui ha avuto un figlio. Nel 1995, insieme alla moglie Nicoletta, ha curato per Mondadori l’edizione critica di tutte le opere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nella collana «I Meridiani».

 

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