Madame Vitti

Madame Vitti

La storia vera e dimenticata di una donna italiana che dalla Ciociaria emigra a Parigi alla fine dell’Ottocento. Intelligenza, determinazione, coraggio e un’impresa da tentare ad ogni costo: fondare un’accademia di pittura per sole donne.

Madame Vitti fondò a Parigi, nel pieno dei fermenti della Belle Époque, un’accademia di belle arti per sole donne. La scuola aprì i battenti nel 1890, ed ebbe come primo insegnante Paul Gauguin. Lei, Maria, non fu mossa soltanto da un istinto imprenditoriale straordinario per una ragazza immigrata e analfabeta, la animava uno spirito libero che precorse una svolta nel costume.
Sul finire dell’Ottocento, la famiglia di Maria aveva lasciato Gallinaro, un paese vicino a Frosinone, seguendo un canale migratorio che univa quell’angolo di provincia dell’Italia meridionale alla Ville Lumière. Giovani, maschi e femmine, partivano per sfuggire alla fame. I più fortunati trovavano occupazione come modelli negli atelier dei pittori e degli scultori di Montmartre e di Montparnasse. Bella, ricercata, ambiziosa, si fece rapidamente un nome come modella (il dipinto che la ritrae, riprodotto in copertina, è esposto al Metropolitan Museum di New York) e, vivendo in quell’ambiente di compromessi e di promiscuità, scoprì un vuoto da colmare, una domanda non soddisfatta. C’erano a Parigi molte accademie, pubbliche e private, per aspiranti pittori provenienti da tutto il mondo. Ma erano scuole per uomini, in cui era mal tollerato «l’occhio femminile». Maria ideò la sua Accademia Vitti per sole allieve, dove – rivoluzione nella rivoluzione – si esponeva il nudo maschile. Finalmente una donna poteva studiare il corpo di un essere dell’altro sesso dal vivo e riprodurlo secondo quanto sentiva.
Era la porta per entrare alla pari e da libera nel mondo della creazione artistica, districandosi tra pregiudizi invincibili, l’istinto di sopraffazione del marito, un rapporto complicato con le due sorelle, il ricatto dei sentimenti.
Madame Vitti riscopre una storia vera e dimenticata in un romanzo dalla scrittura fortemente visiva; è il racconto di una donna che ha lottato con sfrontatezza per realizzarsi, conquistando ammirazione e disprezzo, vittorie e cicatrici profonde.

2022

La memoria n. 1229

536 pagine

EAN 9788838943485

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autori

Marco Consentino

Marco Consentino ha scritto con Domenico Dodaro Madame Vitti (2022). I due, insieme con Luigi Panella, sono autori anche del romanzo I fantasmi dell’Impero (Sellerio 2017), accolto come un caso letterario, Premio Selezione Bancarella 2018.

Domenico Dodaro

Domenico Dodaro ha scritto con Marco Consentino Madame Vitti (2022). I due, insieme con Luigi Panella, sono autori anche del romanzo I fantasmi dell’Impero (Sellerio 2017), accolto come un caso letterario, Premio Selezione Bancarella 2018.

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