Pubblicato per la prima volta a puntate nel 1847, questo romanzo breve restituisce il Gobineau scrittore, a lungo oscurato dalla triste eredità del suo Saggio sulla ineguaglianza delle razze umane.
Per chi da un po' ha superato i cinquant'anni, il nome di Arthur de Gobineau affiora alla memoria in un contesto sgradevole (a dir poco): la razza, il razzismo, la difesa della razza. Ma Gobineau (1816-1882) non è soltanto l'autore di quel Saggio sulla ineguaglianza delle razze umane che non poteva immaginare venisse assunto tra i testi sacri di una delle più atroci follie della storia, è anche un narratore, come diceva Borgese, di «misurata e salda» ispirazione, «un dilettante ricco d'anima che vale più di tanti poveri ed ostinati maestri» ( e s'intenda il dilettante in senso stendhaliano - e saviniano). Nel 1924, dopo aver letto l'ultimo romanzo di Gobineau, Gide annotava: «L'influsso di Gobineau su Radiguet è innegabile... Ma la pubblicità editoriale farà in modo che Radiguet sia molto più letto di quanto sia stato mai letto Gobineau». Ma in questi ultimi anni c'è stata la riscoperta: e Gobineau è letto forse un po' più di quanto è ancora letto Radiguet.
1 Gennaio 1982
La memoria n. 54
136 pagine
EAN 9788838902161
Joseph Arthur de Gobineau (1816-1882), scrittore e diplomatico francese, deve la sua fama al Saggio sulla ineguaglianza delle razze umane (1853-55), arbitrariamente interpretato quale testo precursore del razzismo novecentesco. Tra le sue opere narrative: Le pleiadi (1874), Novelle asiatiche (1876). Questa casa editrice ha pubblicato: Mademoiselle Irnois (1982) e Akrivia Frangopulo (1994).
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