Sono trascorsi 70 anni da quel 9 maggio 1943 che sconvolse Palermo con un bombardamento violentissimo. Era domenica ed erano passati già venti giorni dall’ultima incursione aerea nel capoluogo siciliano; la gente cominciava a rilassarsi quando il fischio della sirena fece correre tutti verso i ricoveri; poi il rombo degli aerei, le prime bombe che continuarono per tutto il giorno. maggio ’43 nasce dalla narrazione di chi quel giorno si trovava a Palermo, frammenti di memoria che Enia scompone e intreccia per incastonarli in una storia unica.
«I ricordi di chi mi parlava, relativi a quel periodo, erano vividi e precisi – scrive l’Autore nella Nota al volume –. Erano tutti giovani, allora. Alcuni erano proprio piccirìddi. C’era la vita che pulsava dentro le vene, fanculo il mondo in guerra, vivere era una urgenza, sopravvivere non poteva bastare. Anche nella miseria ci si industriava per lavarsi l’unico vestito buono, per improfumarsi con i fiori dei campi, per ottenere un appuntamento all’ombra della magnolia e scambiarsi un bacio davanti al mare. C’era tutta la vita da vivere sotto un bombardamento. Per me fu una rivelazione ascoltarli, nelle loro parole trionfava l’ironia. Fuori, il mondo urlava la propria ferocia e loro lo fottevano contrapponendogli la giovinezza, godendosi i primi amori, giocando, guardando con misericordia le miserie degli adulti. Questa fu la chiave di volta per scrivere maggio ’43. Sarebbe stato un ragazzino a raccontare tutto: Gioacchino, il piccolo protagonista, ha dodici anni».
Il 9 maggio del 1943 la città di Palermo subì un bombardamento aereo indimenticabile, che distrusse parte del centro storico, uno dei più vasti d’Europa. Fu una svolta della memoria, un dramma simbolico.
Nel «cunto» di Davide Enia, il ricordo duraturo della catastrofe viene scolpito nei quadri irresistibili dell’avventuroso attraversamento della grande devastazione da parte di tre parenti che cercano di beffare la fame. Zu Cesare, Umbertino, il piccolo Gioacchino (con dietro la corte dei miracoli della famiglia a carico) sembrano gli eroi classici di una leggenda popolare, tre maschere antiche. E le macerie di Palermo dominano ancora molte zone della città.
9 Maggio 2013
La memoria n. 924
112 pagine
EAN 9788838930553
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Davide Enia (Palermo, 1974) è drammaturgo, regista, attore e romanziere, autore e interprete di «Italia-Brasile 3 a 2» e «maggio ’43» (pubblicati da questa casa editrice rispettivamente nel 2010 e nel 2013), «L’abisso», per i quali vince i più importanti premi del teatro italiano. Per Rai Radio 2 realizza il radiodramma «Rembò». Sellerio ha pubblicato anche i romanzi Appunti per un naufragio (2017) e Così in terra (2023, pubblicato per la prima volta nel 2012).
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