Nel 158 d.C., nella città di Sabrata, vicino all'attuale Tripoli, Apuleio fu condotto dinnanzi al giudice per rispondere dell'accusa di magia.
Nel 158 d.C., nella città di Sabrata, vicino all'attuale Tripoli, Apuleio - filosofo e scrittore rinomato, l'autore delle Metamorfosi o L'asino d'oro - fu condotto dinnanzi al giudice per rispondere dell'accusa di magia. Il processo era stato intentato dai figliastri di una ricca vedova che Apuleio aveva sposato, a dir degli attori circuendola con veneficio. E l'accusato si difende con efficacia, in questa orazione sulla Magia - considerata sin dall'Umanesimo modello nel suo genere, e in cui Apuleio versa tutta l'inventiva, la grazia e la forza dello scrittore di romanzi - chiarendo fatti e ritorcendo circostanze; ma non ne contesta la sostanza, il suo esser mago. Del resto siamo in un'epoca in cui, lottando i vecchi dei col nuovo Dio, nell'impero di Roma si contrappongono esoterismi e misteri, miracoli e antimiracoli, a disputarsi il campo: e l'orazione sulla Magia è lo specchio terso di questa società che inizia a disprezzare la terra. «Ma era veramente un mago Apuleio?» si domanda Concetto Marchesi nello studio che completa questo volume e che ne accompagna l'edizione del 1955: «Che avveniva allora? Era lo sfinimento della potenza e della cultura. L'Oriente si riversava coi suoi apostoli, coi suoi maghi, coi suoi martiri nel cuore dell'impero e ne sconvolgeva i battiti sereni, suscitando un fermento di nuova vita. Dalla Siria, dall'Egitto, dalla Palestina, dai territori degli antichi Fenici debellati e assoggettati, veniva l'enorme, l'irreparabile invasione a cui Roma non poteva opporre più né consoli né imperatori; era invasione di fantasmi, di spiritati, di trasognati; erano schiavi che trascinavano i liberi, erano poveri che trascinavano i ricchi nelle stesse paure e speranze e nei medesimi sacrifizi. C'eran tutti insomma per la prima volta nella storia, sospinti da una potenza invisibile contro tutte le potenze reali. L'Asia conquistava l'Europa nel nome di Dio».
1 Gennaio 1992
La memoria n. 270
192 pagine
EAN 9788838908668
Non disponibile
Lucio Apuleio di Madaura (125-170 d.C. ca.), scrittore latino, fu famoso, soprattutto, per il suo romanzo Metamorfosi o L’asino d’oro. Scrisse Della magia (Apologia sive de magia) intorno al 158 d.C., arricchendo probabilmente, e rielaborando in stile la propria difesa detta nel corso della causa contro di lui dei parenti della vedova Pudentilla. Di Apuleio sono rimaste anche tre opere filosofiche: De deo Socratis, De dogmate Platonis, De mundo. Questa casa editrice ha pubblicato Della magia (1992).
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