La storia di una famiglia che si rovina per un eccesso di 'ecologismo' è raccontata dal giovane Gončarov, appena arrivato a Pietroburgo dalla sua provincia.
Dall'antico nome dell'isola di Ceylon, Serendip, scoperta accidentalmente a quanto pare, qualcuno ha coniato il termine «serendipità», a dare un nome al miscuglio di desiderio, fortuna e talento che apre la strada, da uno scherzo del caso, a una scoperta o un'idea: l'esempio, per dirne una, di Newton e la mela. Il giovane Gončarov, appena giunto a Pietroburgo dalla sua provincia, prende a frequentare il salotto di una colta famiglia. Lo colpisce il fervore naturistico in cui lui, pigro e ipocondriaco, si trova ambientato; e, invitato a scrivere qualcosa per l'almanacco privato della casa, racconta la storia di una famiglia che si rovina per un eccesso di - oggi diremmo - ecologismo: una mania di spazi selvaggi, un elisir ideologico che stravolge anziane matrone e vaghe fanciulle, austeri signori e bonari maggiordomi. L'intento della Malattia malvagia è familiarmente canzonatorio, ma nel brio di un sarcasmo addolcito dagli affetti dell'ospitalità, prende rilievo e autonomia - e sembra quasi inintenzionalmente - un personaggio che usa l'immobilità come arma contro i mostri generati dall'euforia delle idee. Nasce Oblomov, nasce l'oblomovismo. Per un colpo di serendipità.
1 Gennaio 1987
La memoria n. 158
92 pagine
EAN 9788838904202
Non disponibile
Ivan Aleksandrovič Gončarov (Sirbinsk 1812-Pietroburgo 1891) scrisse La malattia malvagia nel 1838 per «Podsnežnik» («Bucaneve»), almanacco di famiglia dei Majkov di Pietroburgo. Il racconto è stato pubblicato per la prima volta nel 1936. Oblomov, la sua opera maggiore, è del 1859.
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