Dopo la direzione artistica de La memoria, nel 2000 Enzo Sellerio realizza una collana dello stesso formato, ma in carta patinata: La memoria illustrata. Il nome della serie, riprendendo il tema del ricordo, della volontà di non lasciare che nulla vada perduto nella nostra cultura, si rifà a quello delle riviste di fine Ottocento, inizi Novecento di cui lo stesso editore, amante della grafica, del disegno e dell’illustrazione è appassionato collezionista. Si pensi a La Scena illustrata o a La tribuna illustrata e alla notissima L'Illustrazione italiana. La creazione di questa raccolta è data dalla necessità di voler pubblicare argomenti legati alla storia, alla storia dell'arte o della fotografia in formato tascabile. L’idea insomma di un libro di buona qualità – anche per il corredo iconografico che si rende necessario, assumendo un ruolo centrale – ma accessibile al vasto pubblico per il prezzo, e soprattutto leggero nel peso. Graficamente poche ma chiare regole; riprendendo alcuni stilemi della grafica degli anni ’60 del secolo scorso, il colore del dorso del volume deve essere sempre richiamato da quello del titolo o del nome dell’autore e l’immagine di copertina non appare più centrata, ma allineata a destra o a sinistra, a seconda dei casi.
Come per I cristalli non mancano volumi frutto di scoperte e ritrovamenti nei mercatini dell’antiquariato da parte dell’editore come Cinque mesi di prefettura in Sicilia di Enrico Falconcini pubblicato dalla casa editrice con introduzione di Andrea Camilleri, Storie dell'Inquisizione di Pietro Tamburini e i fortunati Duveen. Il re degli antiquari e Un secolo di moda femminile quest’ultimo pensato anche in una tiratura limitata aggiuntiva con legatura cartonata e rivestimento in seta per gli intenditori.
Il best seller della collana resta Il tempo in posa, riedizione di Comiso ieri, che fu rivelatore del grande talento di Gesualdo Bufalino. Altri i titoli notevoli di menzione come il numero uno Albania: un regno per sei mesi dell’ex ambasciatore Ferdinando Salleo, poi tradotto anche all’estero, L’occhio della Tigre di Paola Pallottino sull’illustrazione salgariana, G. Mastorna opera incompiuta di Fellini con fotografie di Tazio Secchiaroli, passando per altri i cui autori sono Giuseppe Tomasi di Lampedusa e il cugino Alessandro Tasca di Cutò.
Volumi nel formato 12x16,5 cm stampati su carta patinata con illustrazioni in bianco e nero e a colori. Legatura in brossura.