Il racconto autobiografico appassionato di una donna-soldato che combatté nell'esercito napoleonico al seguito del marito e dei figli.
Lo zar Alessandro I ebbe almeno due occasioni di incontrare una donna «travestita» da soldato. Le circostanze erano assai differenti e le due donne-soldato molto diverse tra loro. La prima, Nadeda Durova, fuggita da casa poco più che ventenne per raggiungere un reggimento di cosacchi, combatteva come ufficiale di cavalleria durante le campagne di Napoleone. Ad Alessandro I che le chiedeva «Mi dicono che non siete un uomo. È vero?», il cavalier-pulzella rispose: «Si, Maestà, sono un soldato, ma non sono un uomo». Una risposta del genere non sarebbe mai venuta in mente a Regula Engel, mercenaria svizzera al servizio di Napoleone, al seguito del marito, e dei suoi nove figli. Gli Engel avevano combattuto contro l'esercito di Alessandro I e Regula era rimasta ferita durante la battaglia di Waterloo. Lo zar, in visita ai feriti dell'esercito nemico, le fece con la mano un cenno di «misericordiosa compartecipazione» e il giorno dopo le donò trecento rubli d'oro e venticinque bottiglie di vino d’Ungheria. All'epoca non era affatto inusuale che la consorte di un ufficiale dell'esercito ne seguisse gli spostamenti di guarnigione in guarnigione. Nonostante ciò Regula Engel resta per i posteri un unicum poiché ci ha lasciato delle vere e proprie memorie ricche di verosimili anche se verosimilmente ritoccate avventure. (Dalla Nota di Livia Lattes)
1 Gennaio 1998
La nuova diagonale n. 25
228 pagine
EAN 9788838913808
Regula Egli, nata nel 1761 a Zurigo, sposò a diciassette anni Florian Engel, sergente maggiore, poi colonnello, da cui ebbe ventuno figli. Dopo una vita avventurosa e dalle alterne fortune e dopo la morte del marito e di quasi tutti i figli iniziò a scrivere le proprie memorie, pubblicate per la prima volta a Zurigo nel 1821. Regula Engel morì il 25 giugno 1853 nel vecchio ospizio del convento dei frati Predicatori di Zurigo.
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