Dalla radio al libro. Ambrogio Lorenzetti, Masaccio, Antonello e il suo doppio Zanetto, Beato Angelico e Filippo Lippi, Botticelli, Michelangelo. L'arte italiana dal Trecento al Cinquecento.
L’inventore fu Giotto, il primo autore forse che si distacca netto dall’anonimato dell’opera, e si distingue per lo stile personale dalla maniera collettiva; il periodo del suo trionfo, l’Umanesimo e il Rinascimento: è allora che il mestiere dell’artista si impone e si precisa con una successione strabiliante di geni: Ambrogio Lorenzetti, che scopre la città personaggio, Masaccio il misterioso, l’Anonimo del Trionfo della morte, Antonello e il suo doppio Zanetto, Pisanello pittore di favole, il borghese Gentile da Fabriano, Bellini re della prospettiva, Beato Angelico e Filippo Lippi, l’ordinato e il convulso, Botticelli e il dominio dello stile, fino a Michelangelo che scopre nuovi territori dell’espressione. Ciascuno ha il suo tratto, è questa la straordinaria novità del periodo, la sua «aria», che lo storico dell’arte Strinati individua e descrive in una formidabile galleria.
1 Gennaio 2007
Alle 8 della sera n. 6
180 pagine
EAN 9788838921599
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Claudio Strinati, nato a Roma nel 1948, è storico dell’arte e musicologo. Collaboratore di Rai 5 e dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, è direttore scientifico della Fondazione Sorgente Group. Tiene una rubrica di critica musicale dal titolo «Prendete Nota» sul «Venerdì di Repubblica». Ha ideato e curato numerose mostre in Italia e all’estero tra cui particolarmente significativa quella su Sebastiano del Piombo (Roma-Berlino 2008). È esperto d’arte rinascimentale e barocca e fa parte del Comitato scientifico della rivista «artedossier».
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