Una delle nuove grandi voci della letteratura latinoamericana. Il primo sudamericano a essere pubblicato in anteprima sul New Yorker, segnalato dalla rivista «Granta» tra i maggiori narratori di lingua spagnola. Undici brevi romanzi, un mondo di personaggi e di oggetti, smarriti e ritrovati.
«Leggere Zambra è come ricevere una telefonata da un vecchio amico nel cuore della notte» (Nicole Krauss, autrice di La storia dell’amore).
«Mio padre era un computer e mia madre una macchina da scrivere» si legge nelle prime pagine di questo libro, ed è proprio nell’incrocio e nella sovrapposizione tra la vita degli oggetti e quella degli esseri umani che prende forma l’epica quotidiana, intima e minuta, ma non per questo meno potente, di Alejandro Zambra.
Lo scrittore cileno mette in rassegna bugiardi impenitenti e fantasmi in carne e ossa, banditi armati e giovani amanti, uomini ossessionati da un’idea superata della mascolinità o che si giocano l’ultima carta scommettendo sull’amore. Altri personaggi scoprono l’obsolescenza, come di merce, di sentimenti che sembravano eterni, o inseguono invano un padre che esiste solo nella memoria dell’infanzia. Il loro mondo è al tempo stesso modernissimo e antico, la cultura digitale del nostro secolo permea i dialoghi intensi e brillanti, ma nel cuore dei personaggi si insinua spesso una malinconia senza tempo, una passione romantica, un dubbio amletico. Le storie di Zambra scrutano vite che ci sembrano tanto più riconoscibili quanto più sono diverse dalle nostre, e risvegliano un desiderio di conoscenza, un sentimento della curiosità, quello in cui risiede la vera natura dell’arte narrativa quando prova a essere chiave di lettura del mondo, della sua crisi, del suo enigmatico ritrarsi. Queste vicende, questi documenti, vivono di suspense e fine ironia, humour e passione, spirito parodico e a tratti rabbioso. Sullo sfondo c’è il Cile con le sue recenti trasformazioni politiche e sociali («L’adolescenza era vera. La democrazia no» sostiene uno dei personaggi), e poi il mondo intero, da Oriente a Occidente, da Sud a Nord. Perché Zambra e le sue pagine plasmano e raccontano senza timore una sensibilità nuova e contemporanea, quel senso di apparente connessione che sembra unirci tutti nelle reti della comunicazione globale e che alla fine, paradossalmente, nasconde a noi stessi quanto siamo davvero vicini.
26 Marzo 2015
Il contesto n. 58
223 pagine
EAN 9788838933165
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Alejandro Zambra è nato nel 1975 a Santiago del Cile. Poeta, narratore e critico, insegna letteratura all’Università Diego Portales e scrive per alcune riviste. Ha pubblicato Modi di tornare a casa (2013), Risposta multipla (2016) e con Sellerio I miei documenti (2015), Storie di alberi e bonsai (2018), Poeta cileno (2021) e Messaggio per mio figlio (2024). È tradotto in oltre dieci paesi e ha vinto l’English Pen Award e il Premio Príncipe Claus in Olanda per l’insieme della sua opera. Oggi vive a Città del Messico.
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