Milano ancora ieri. Luoghi, persone, ricordi di una città che è diventata metropoli

Milano ancora ieri. Luoghi, persone, ricordi di una città che è diventata metropoli

Una Milano borghese, aristocratica, illuminata, industriosa. Piena di angoli che non ti aspetti, di colori e di umori, di luoghi appartati e nascosti, cortili rischiarati da un glicine, balconi, cucine fumanti, negozi, palazzi signorili e caseggiati popolari, abitata da artigiani intenti a mestieri oggi scomparsi o sconosciuti. Giardini, antichi caffè tra specchi e boiseries, quelle strade del centro sempre in curva, quasi a rincorrersi. Una fotografia nostalgica di una metropoli unica, ma che riesce a cogliere delle sue tradizioni, i tratti essenziali, quelli che davvero contano.

«È difficile pensare ai giardini della propria città come a un insieme unitario: una sola, cinematografica e in fin dei conti anonima fuga di aiuole, sentieri, piante, viali. Ogni giardino sta a sé, vive di vita autonoma, non è soltanto una macchia verde sulla mappa mattone della città, ma un denso grumo di memorie, un album d’immagini da sfogliare adagio: quell’albero, quella piazzuola, un’ombra più rada, una luce più fredda. E la voce, la figura di chi mi accompagnava. Persino ogni viale, ogni parterre sta a sé, anche se a prima vista parrebbero confondersi con altri».

 

Alberto Vigevani è stato uno scrittore, un critico, un editore e un libraio-antiquario, e ha consegnato, ad una scrittura trasparente e sobriamente devota alla memoria, la propria avventura di vita e conoscenza, sia come bibliofilo (La febbre dei libri), sia come narratore (Estate al lago, Lettera al signor Alzheryan, Il battello per Kew), sia come antiquario dei luoghi quotidiani della sua Milano (All’ombra di mio padre), sia come poeta (L’esistenza. Tutte le poesie 1980-1992, Einaudi, 2010). Le sue opere sono state tradotte nelle principali lingue europee. Questo Milano ancora ieri è una vivace e dettagliata ricognizione della capitale lombarda sull’orlo di divenire metropoli. Emerge della città, con il semplice ricordare consuetudini di luoghi e presenza di persone, lo speciale ingegno di caratura europea, tutta la sua forza attrattiva.

29 Novembre 2012

Il divano n. 287

256 pagine

EAN 9788838927713

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autore

Alberto Vigevani (Milano, 1918-1999) narratore, editore, bibliofilo, scrisse romanzi ispirati a memorie autobiografiche, racconti e raccolte di liriche. Tra le sue opere Estate al lago (Milano, 1958), Le foglie di San Siro (Milano, 1962), Un certo Ramondès (Milano, 1966), L'invenzione (Firenze, 1970), Fata Morgana (Milano, 1978), la raccolta di racconti Fine delle domeniche (Firenze, 1973) e le raccolte di poesie Anche le più lievi (Milano, 1985) e L'esistenza (Milano, 1993). Questa casa editrice ha pubblicato La febbre dei libri (2000), Estate al lago (2001), Lettera al signor Alzheryan (2005), All'ombra di mio padre. Infanzia milanese (2007), Il battello per Kew (2009), Milano ancora ieri (2012) e L’invenzione (2017).

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