Milwaukee Blues

Milwaukee Blues

Traduzione dal francese di Francesco Bruno
Titolo originale: Milwaukee Blues

Un romanzo corale, finalista al Premio Goncourt 2021.
Una morte violenta, per mano della polizia. Un evento che ha toccato il mondo intero e avviato una rivoluzione.


«Louis-Philippe Dalembert è un poeta di livello mondiale, il suo lavoro è quello del testimone, un testimone intriso di amore e di ammirazione per i milioni di persone che soffrono e sopportano i violenti sconvolgimenti del nostro tempo con dignità e perseveranza».

Russel Banks 

Il proprietario pachistano di un minimarket compone il numero di emergenza 911 perché ha incassato dei soldi falsi da un cliente. Siamo nel quartiere nero di Franklin Heights, nell’area nord di Milwaukee. Quel cliente si chiama Emmett, e morirà poco dopo, soffocato per mano della polizia che è venuta ad arrestarlo. Da quel momento il gestore del negozio non riesce più a dormire, è tormentato dagli incubi, non avrebbe dovuto fare quella telefonata, ma ormai è tardi. I riflettori del mondo intero sono puntati sulla morte terrificante di un uomo ordinario, il cui ritratto ci viene svelato dalle persone che l’hanno conosciuto nelle varie fasi della sua vita. A ognuna di loro è dedicato un capitolo, e poco a poco ricostruiamo chi è stato Emmett, attraverso la sua insegnante, una delle poche donne bianche che frequentava il loro quartiere e che l’aveva sempre sostenuto; l’amica d’infanzia con cui andava a scuola e con cui si confidava; l’amico inseparabile che diventerà uno spacciatore, l’allenatore di football che lo ha accolto come un figlio, la prima fidanzata, una ragazza bianca dei tempi del college; fino ad arrivare ai personaggi della comunità di Franklin Heights dove ha fatto ritorno, solo e con tre figli a carico, dopo avere visto infrangersi il suo sogno. Emmett non è esattamente George Floyd, ucciso a Minneapolis nel maggio 2020, o Eric Garner, soffocato dalla polizia a New York nel 2014, due tra le molte vittime che hanno ispirato il movimento Black Lives Matter. È una figura di invenzione attraverso cui si prova a illuminare un angolo buio e spaventoso della convivenza civile, a raccontare la realtà dietro le infinite chiacchiere dei social, dei telegiornali, della carta stampata. Ma la letteratura può davvero spiegare la follia di un momento e la tragedia di una vita intera? Dalembert cerca una risposta con delicatezza, ritmo e ironia, calibrando i livelli linguistici, il sacro e il profano, il tragico e il grottesco. In questo modo ha scritto un romanzo coraggioso, un blues trascinante e malinconico, sulla violenza brutale che si annida nelle democrazie che consideriamo evolute.

2023

Il contesto n. 138

288 pagine

EAN 9788838944697

Formato e-book: epub

Protezione e-book: acs4

Autore

Louis-Philippe Dalembert è nato nel 1962 a Port-au-Prince (Haiti) e scrive in francese e in creolo haitiano. Ha esordito come poeta nel 1982 e pubblicato romanzi, raccolte di racconti, saggi e sillogi poetiche. Il suo precedente romanzo Mur Méditerranée, uscito nel 2019, ha vinto il Prix de la langue française.

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