Un libriccino delizioso e un gioco dolce amaro, fra paradossi, arguzie e moralità. L'amore negato dell'anziano scrittore per il Belpaese e i suoi travagliati destini.
Giuseppe Prezzolini scrisse Modeste proposte nel 1975, sul modello degli amati libelli satirici di Swift, da lui stesso introdotto in Italia agli inizi del Novecento, di cui condivideva l'amore per alcuni individui e la diffidenza verso l'umanità: acri, paradossali suggerimenti da parte di un «anarchico conservatore» per riorganizzare la vita pubblica e morale di un popolo, in cui «la cosa più difficile è trovare in commercio un socio che vada bene», gli italiani.
1 Gennaio 2006
Il divano n. 243
100 pagine
EAN 9788838921162
Non disponibile
Giuseppe Prezzolini (1882-1982) tra le coscienze critiche della storia letteraria e civile del paese, da cui i suoi scritti sono inestricabili, fondò e diresse riviste quali «Il Leonardo» e «La Voce», collaborò a giornali «Il Borghese», «Il Tempo», «La Nazione» e pubblicò un gran numero di opere, di filosofia, di critica, saggi polemici, libri di viaggio, biografie e memorie, tra cui memorabili: Vita di Nicolò Machiavelli fiorentino (1927), Repertorio bibliografico della storia e della letteratura italiana (1936-46), L'italiano inutile (1954), Maccheroni e C. (1957), Il tempo della «Voce» (1961), Il manifesto dei conservatori (1972), Diario 1900-1941 (1978) e pubblicati da questa casa editrice Cristo e/o Machiavelli (2004), Modeste proposte scritte per svago di mente, sfogo di sentimenti e tentativo di istruzione pubblica degli italiani (2006).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: