Incontro di una forma (la struttura, dai caratteri definiti e ricostruibili) con una materia (il tema, una storia fondamentalmente incompiuta, che si pretende veridica nonostante il suo carattere di finzione) il romanzo è stato considerato un fenomeno strettamente europeo, dall’origine caratteristicamente settecentesca. Ma, nella prospettiva storica di questo saggio che ne racconta le peripezie, si hanno romanzi ogni volta che si hanno incontri di questo tipo; e ogni volta che uno di questi incontri dà luogo a un romanzo modello, seguito da altra imitazione, si ha un genere. Sicché la storia del romanzo è aperta alle sue due estremità: nel passato abbiamo varie origini, nel futuro abbiamo varie rinascite. Da cui deriva il titolo di questo studio originale ed estremamente stimolante: il plurale «nascite»: uno studio che del romanzo intende delineare la complessa traiettoria di forma letteraria nata più volte come un’araba fenice, e più volte data per morta; ma destinata ad essere inesauribile. Una prospettiva che, sempre protesa a rintracciare insieme una genesi e una fisiologia, fonde storia e teoria del romanzo. «Perché Nascite del romanzo? – si chiede l’autore. – Perché il solo titolo che sarebbe stato appropriato è stato già utilizzato: Romanzo del romanzo».
1 Gennaio 2003
Le parole e le cose n. 4
172 pagine
EAN 9788838919565
Fuori catalogo
Daniel-Henri Pageaux è Professore emerito alla Sorbonne Nouvelle/Paris III e condirettore della «Revue de Littérature comparée». Questa casa editrice ha pubblicato anche Nascite del romanzo (2003).
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