Sette racconti di mistero, di occulto, a volte quasi di orrore che il grande scrittore svizzero dota, con la forza di ordinario e di vissuto, di un’inquietudine in più.
La grande fortuna del romanzo poliziesco - sosteneva Glauser in un articolo a difesa del realismo della narrativa poliziesca - era dovuta all'essere rimasto, il «giallo», l'unico genere di romanzo a occuparsi ancora della vita vera: «la rappresentazione degli uomini, del loro destino, dell'atmosfera in cui si muovono». Una tesi - tanto più esatta forse oggi - che spiega una caratteristica del suo narrare che colpisce chi lo legge: qualsiasi storia inventi Glauser, anche il più intricato destino, è sempre come se, più che raccontare, ricordasse qualcosa di vissuto (tanto da dover disseminare le pagine di dettagli autobiografici anche infimi, come tante prove di possibilità della vicenda). Un bisogno di essere presente alla trama della fantasia che ha un delizioso gusto di bizzarro nei foschi e complessi suoi romanzi polizieschi. Ma in queste sette storie, di mistero, di occulto, a volte quasi di orrore soprannaturale, assume la forza di una straordinaria originalità.
1 Gennaio 1999
La memoria n. 454
172 pagine
EAN 9788838915390
Friedrich Glauser (1896-1938), scrittore svizzero, ebbe una vita dolorosa e ribelle, le cui esperienze ricorrono trasfigurate nella sua produzione letteraria (l’infanzia, i viaggi, i soggiorni in ospedali e manicomi, la Legione straniera). Di Glauser questa casa editrice ha pubblicato, Il grafico della febbre (1985, 2022), Il tè delle tre vecchie signore ( 1985), Il sergente Studer (1986), Krock & Co. (1987), Il Cinese (1988), Il regno di Matto (1988), I primi casi del sergente Studer (1989). E inoltre Gourrama (1990), Dada, Ascona e altri ricordi (1991), Oltre il muro (1993), Morfina (1995) e La negromante di Endor (1999).
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