Usi e costumi dell’aristocrazia britannica in un trascinante saggio sul galateo e le norme di comportamento nell’Inghilterra del Settecento. Tra vita quotidiana, mondana e politica, divertimenti viziosi e condotta irreprensibile, come nasce lo stile british.
Le guerre tra Francia e Inghilterra che coprirono tutto l’arco del XVIII secolo non furono combattute solo sui campi di battaglia. Uno dei conflitti più profondi tra le due nazioni andò in scena nei salotti, nei club e sulle pagine dei giornali.
In un tempo in cui il massimo esempio di eleganza era costituito dall’etichetta francese, l’aristocrazia inglese ritenne di doversi emancipare dall’influenza culturale di quella nazione cattolica, assolutista e sconvenientemente sottomessa alle donne. Così costruì un proprio modello di comportamento che valorizzasse le naturali virtù britanniche. Intellettuali, filosofi e moralisti diedero vita a un nuovo galateo, la politeness, un insieme di regole concepito per plasmare la classe dirigente inglese, per formare i gentlemen e le ladies che avrebbero guidato l’Inghilterra verso il compimento di un destino glorioso che la Storia aveva promesso loro.
Questo «galateo per una nazione di eroi» rimodellò e disciplinò la quotidianità della nobiltà inglese, sebbene non si riuscì ad evitare che le regole venissero frequentemente contraddette. Dalla frequentazione dei club per soli uomini e di circoli improbabili al gioco d’azzardo patologico, dall’abbigliamento da adottare nelle diverse occasioni al modo di conversare (o, per le donne, di rimanere in silenzio), dall’arredamento della casa di Londra secondo l’ultima moda agli sport da seguire e praticare. E in quest’ottica vanno lette anche l’educazione violenta dei giovani gentlemen per renderli padroni di sé, le soffocanti regole che relegavano le donne alla sudditanza, dalle quali alcune tentarono di liberarsi attraverso arte e cultura, come le celebri Bluestockings. E, ancora, l’esperienza pedagogica del Grand Tour, dal quale però i giovani tornavano con più pregiudizi di quanti ne avessero prima della partenza, rafforzati nella convinzione della superiorità del proprio popolo. Aneddoti e curiosità, abitudini scandalose e comportamenti divertenti, queste pagine trascinanti, arricchite da 12 immagini a colori, rivelano le contraddizioni, le ipocrisie, i pregiudizi e le virtù della nobiltà britannica e di un popolo che sin dal Settecento ha fatto dell’etichetta una forza politica e sociale.
28 Aprile 2023
La nuova diagonale n. 137
384 pagine
EAN 9788838945038
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Francesca Sgorbati Bosi si dedica da anni allo studio del XVIII secolo, con particolare attenzione a Francia e Gran Bretagna. Per questa casa editrice ha curato i volumi: Parlando di donne. Lettere a un quotidiano inglese del ’700, una selezione delle migliori pagine del famoso quotidiano «The Spectator» (2006), La donna nel XVIII secolo e Storia di Maria Antonietta (2017) di Edmond e Jules de Goncourt (2010), e ha pubblicato Guida pettegola al Settecento francese (2013), Guida pettegola al teatro francese del Settecento (2014), A Tavola coi re. La cucina ai tempi di Luigi XIV e Luigi XV (2017), Non mi attirano i piaceri innocenti. Costumi scandalosi nella Parigi del Settecento (2019), Nobili contraddizioni. Vizi e virtù dell’aristocrazia inglese del Settecento (2023), Guida pettegola al Settecento inglese (2024).
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