Cinque racconti che si possono leggere come storie di orfani di una provincia che non c'è più.
«Una provincia dell'intelligenza da dove spesso arrivano le pagine più suggestive e più capaci di trasportare per strade lontane e inattese» scriveva Leonardo Sciascia a presentazione di altri scritti di questo scrittore appartato. Sebastiano Addamo è scrittore siciliano di quella generazione che ha vissuto nel pieno di una catastrofe di cui si porta il segno, ma il cui concetto ancora, se non frettolosamente, non è stato fissato in tutto il suo valore: la fine della provincia, appunto, che l'uniformazione ha cancellato in degrado. Alcuni di essi hanno piegato nella malinconia della memoria; altri nel silenzio; per qualcuno la provincia è diventata intelligenza del mondo, come diceva Sciascia, sguardo periferico che devia dall'ordinario verso il lontano e l'inatteso. Così è in questi cinque racconti che si possono leggere come storie di orfani di una provincia che non c'è più: una crepa nella loro giornata li precipita dove mai avrebbero creduto.
1 Gennaio 1995
La memoria n. 328
120 pagine
EAN 9788838910531
Non disponibile
Sebastiano Addamo (1925 - 2000), scrittore e poeta, è stato preside del liceo "Gorgia da Lentini" di Siracusa. Ha pubblicato: Violetta (Milano, 1963), Il giudizio della sera (Milano, 1974), Un uomo fidato (Milano, 1978), Palinsesti borghesi (Milano, 1987), le raccolte di poesia La metafora dietro a noi (Milano, 1980) e Il giro della vite (Milano, 1983) e due volumi di interventi critici: Vittorini e la narrativa siciliana contemporanea (Caltanissetta, 1962), I chierici traditi (Catania, 1978). Per questa casa editrice, Le abitudini e l'assenza (1982), Oltre le figure (1989), Non si fa mai giorno (1995). A Catania viene assegnato un premio letterario internazionale a lui intitolato.
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