In un villaggio sulle sponde del Nilo abitava un uomo che rideva sempre. E che non avrebbe dovuto sposarsi mai. «Una storia universale e senza tempo, di profonda umanità e consapevolezza, narrata con un umorismo capace di mille sfaccettature» (London Tribune).
Breve e sorprendente romanzo comico dell’autore sudanese di La stagione della migrazione a Nord, uno dei massimi romanzi moderni in lingua araba, Le nozze di al-Zain (pubblicato nel 1969) racconta le stravaganti imprese sentimentali di un personaggio unico nella letteratura di ogni paese. Alto e sgraziato, due soli denti in bocca, al-Zain si è conquistato sul campo una fama sfortunata, quella di un uomo che si invaghisce perdutamente di ragazze che finiscono sempre per sposare qualcun altro. Non gli manca il buon gusto, visto che «si innamorava solo delle ragazze più belle e attraenti del paese, quelle più educate, e quelle con la parlata più dolce», ma tanto efficace è questa sua paradossale qualità, questo suo disperato talento, che le madri affrante di figlie zitelle lo cercano e lo inseguono, confidando nel suo amore senza speranze per cambiare il destino nuziale di quelle giovani donne dall’incerto futuro.
Ma un giorno nel villaggio affacciato sul Nilo tutti rimangono sorpresi per una notizia che ha dell’incredibile: al-Zain la «Giraffa», al-Zain che appena nato non aveva pianto ma era esploso in una risata, che sin dai primi mesi faceva divertire fino alle lacrime donne e bambini, al-Zain che ha perso i denti a sei anni e che non ha mai avuto un pelo di barba, né ciglia, né sopracciglia – al-Zain, si sposa. Per lui è più di un miracolo, per il villaggio una sconvolgente rivelazione da cui nascono confronti e tensioni, discussioni e diatribe, tra i devoti e gli empi, tra poveri e benestanti, tra moderni e tradizionalisti. E forse solo la sfacciata fortuna di al-Zain potrà riconciliare e sancire l’integrità di un mondo e di una comunità.
Adattato per il teatro in Libia, il romanzo è stato anche trasposto in un film dal regista kuwaitiano Khalid al-Siddiq, vincendo un premio a Cannes nel 1976. Commistione esemplare di un sofisticato stile letterario e di un gusto narrativo che accoglie la tradizione del racconto orale, Le nozze di al-Zain è un piccolo classico ormai famoso in tutto il mondo. Lo scrittore britannico Kingsley Amis ha celebrato l’eleganza con cui il lettore è invitato a ridere e a sorridere degli abitanti del villaggio, e l’umorismo sempre premuroso della vicenda: «Anche quando toccano l’apice del ridicolo i protagonisti mantengono una fondamentale dignità».
Completano il volume due tra i migliori racconti brevi dell’autore, ulteriore esempio di uno sguardo dal carisma universale.
6 Giugno 2013
Il contesto n. 37
128 pagine
EAN 8838930577
Fuori catalogo
Tayeb Salih (Karmakol, El-Debba, Sudan, 1929-Londra, 2009) è stato uno dei più popolari scrittori del mondo arabo, acclamato dai critici di tutto il mondo e più volte premiato con riconoscimenti prestigiosi. Il suo romanzo più noto, La stagione della migrazione a Nord, pubblicato da questa casa editrice (1992, 2011), considerato «il più importante romanzo arabo del XX secolo», è stato tradotto in trenta lingue e figura tra le narrazioni più studiate per la complessità di significati e ispirazioni, sfuggente a semplici catalogazioni. Nella stessa collana anche Le nozze di al-Zain (2013).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: