Il protagonista, Antonio Pellizzari, direttore della Scala di Milano, decide improvvisamente di cambiare vita e di creare un asilo per orfani. Ma, tra ambiguità e doppiezza, la verità verrà a galla. Un giallo morale di Soldati e insieme una rilettura della prima novella del Decameron.
Il padre degli orfani è un altro giallo morale di Soldati. Ed è, sottotraccia, una rilettura moderna della prima novella del Decameron attraverso La Rochefoucauld, e attraverso Pascal: tra giansenismo e gesuitismo. Il racconto ha avuto in Cesare Garboli il suo miglior lettore: «Non so perché la critica soldatiana abbia sempre negletto questa cenerentola, sia pure a favore delle grandi sorelle. Magistrale studio di psicologia, il ritratto di Antonio Pellizzari, il protagonista, è non il cartone ma il modello, si direbbe, del futuro Alessandro Rorà della Busta arancione, il falso devoto, il roseo e livido omosessuale complicato, torturato, introverso, domatore e fustigatore inflessibile dei suoi istinti (...). Mansueto, dolcissimo, affabilissimo, incapace, in apparenza, di qualunque sentimento meschino, pieno di premura e di miele - ma solo a distanza, a condizione di non farsi mai vedere e conoscere nell'intimità della sua vera persona. Ipocrita, ma insincero più ancora con se stesso che con gli altri. Che uomo, direbbe Molière: che uomo! che uomo! Il tono di Soldati, in questo racconto, è meno divertito che negli altri (...); più serio, più concentrato, quasi doloroso. Ma c'è una sorpresa: un paio di gemelli luccicanti, dimenticati sul piano di una scrivania. Che ci fanno, lì, fuori posto quei gemelli. Perché hanno tanta importanza? Il grande studio psicologico si trasforma in giallo inaspettato e serrato, ma senza nulla perdere in tensione morale, in attenzione dolorosa, come se Soldati fosse vicino a scoprire non la soluzione di un caso, una verità qualunque, ma la verità della verità. Può sembrare strano, ma è proprio Il padre degli orfani, che è un racconto in apparenza minore, a darci la misura di Soldati, e a farci intravedere la sua grandezza».
1 Gennaio 2006
La memoria n. 672
104 pagine
EAN 9788838920950
Mario Soldati è nato a Torino nel 1906 ed è morto a Tellaro, La Spezia nel 1999. Questa casa editrice ha pubblicato 24 ore in uno studio cinematografico (1985), America primo amore (2003), I racconti del Maresciallo (2004), La verità sul caso Motta (2004), Fuga in Italia (2004), La giacca verde (2005), La finestra (2005), Il padre degli orfani (2006), Cinematografo (2006), Un viaggio a Lourdes (2006), L'amico gesuita (2008), ah! il Mundial! (2008) e Corrispondenti di guerra (2009).
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