Saggi di Rosario La Duca, Gae Aulenti, Renato Vitaliani, Giuliano Volpe, Salvatore Butera, Paolo Proietti
Fotografie in bianco e nero di Enzo Sellerio
Fotografie a colori di Ezio Ferreri
91 illustrazioni a colori, 105 tavole in bianco e nero e a colori fuori testo
Volume stampato su carta patinata, legatura in tela con sovracoperta illustrata
formato 21,5x30 cm
Il palazzo Branciforte, monumento rinascimentale dell’architettura siciliana torna oggi al suo antico splendore. Merito della Fondazione Sicilia è di aver restituito a Palermo e ai suoi cittadini, tramite la mano “lieve e decisa” di Gae Aulenti, uno dei gioielli della loro storia riportando l’attenzione del proprio centro storico su uno dei baricentri più antichi e più interessanti della sua struttura urbana. Valorizzare questo patrimonio oggi vuol dire ricollocarlo nella contemporaneità senza cancellarne la memoria, facendolo diventare la nuova casa dei siciliani, aperta a tutti, orgogliosa della propria identità. Palazzo Branciforte rappresenta in modo emblematico questo passaggio, anche grazie alla sua funzione, svolta nel tempo più recente, di Monte S. Rosalia, il luogo dove i poveri di Palermo trovavano la possibilità di sopravvivere, consegnando – spesso senza ritorno – la loro speranza prima che i loro beni. Il degrado e l’abbandono capitati in sorte a tutto il Palazzo, colpirono anche la splendida struttura lignea – unica al mondo e davvero possibile testimonianza iscrivibile nel Registro della Memoria del Mondo dell’UNESCO – la quale ha subito la strana sorte di essere “chiusa” per potere essere salvaguardata. Questa casa della pietà per i più poveri, ampiamente illustrata dalle fotografie di Enzo Sellerio, è la pagina più commovente e più emozionante dell’intero percorso restaurativo.
Inaugurato nel maggio 2012, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Palazzo ospita oggi, in un contesto museale di grande prestigio e qualità – tutte le collezioni artistiche della Fondazione Sicilia. Tre perle brillano in tutto il loro fulgore in questo incantevole paesaggio storico: il Museo archeologico con i suoi 4.751 pezzi esposti nella Cavallerizza del Palazzo; la Collezione delle maioliche e la Biblioteca dove l’armonia dei colori del soffitto dipinto da Ignazio Moncada di Paternò, si integra in modo lieve e luminoso con la severità di un edificio di fine Cinquecento. Il Palazzo è oggi un’affascinante rappresentazione dell’incontro tra classicità e contemporaneità.
9 Novembre 2012
Varia n. 43
224 pagine
EAN 9788876811845
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