La vita di Papa Giovanni XXIII, il «Papa buono». Una cronaca biografica fatta anche da incontri veri, in cui il cardinale Roncalli, sempre sorridente e a tratti ironico, raccontava episodi della sua vita e affrontava discussioni sulla Chiesa. Il ritratto di un uomo eccezionale tracciato dal personaggio più cinico e scanzonato della nostra letteratura del secondo Novecento.
«Per attuare veramente la pace non basta fare la guerra. Bisogna creare condizioni di vita che permettano agli uomini di convivere pacificamente, nel reciproco rispetto, dando loro la possibilità di capirsi e di lavorare, ognuno secondo le proprie possibilità, in modo da sfuggire alle angosce della miseria. Essere poveri significa non essere ricchi, ma essere, tuttavia, in grado di soddisfare i bisogni fondamentali dell'esistenza. La miseria, invece, è avvilimento totale, è causa di cieca violenza, d'ingiustizia e di perdizione». Pacifista e pacificatore convinto, il «Papa buono» è ritratto in questa cronaca biografica, fatta anche di incontri diretti, preso da un vita in verità movimentata e avventurosa in cui però tutto appare sempre sereno come nei ricordi di un essere umano che non riesca a vedere il male del mondo. Giovanni XXIII sembra affascinare Fusco, anche perché depositario di una miniera di aneddoti, di esperienze vissute e tipi umani, che il santo personaggio da grande affabulatore sapeva raccontare e lietamente usava come parabole buone per rendere più efficace la missione pastorale. E nella prosa effervescente del suo imprevisto biografo, tali parabole scorrono con una chiarezza e bonomia contadina nella quale è con naturalezza catturato tutto lo spessore antico. Ma cosa spingeva l’impertinente e baldanzoso Fusco a occuparsi di papi e di chiesa? Come spiegare il suo passare dalla storia erotica del Ventennio, dalle case chiuse, dalla guerra d’Albania e dai duri di Marsiglia a quest’affettuoso ricordo del grande papa del Concilio Vaticano II? Forse perché, negli occhi di Giovanni XXIII ritrovava riflessa anche una parte della sua stessa ironica e divertita curiosità per la varietà del mondo e di chi lo popola e lo complica.
1 Gennaio 2006
La memoria n. 698
180 pagine
EAN 9788838921643
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Gian Carlo Fusco (La Spezia, 1915-Roma, 1984), scrittore e giornalista (al «Mondo», «Europeo», «Giorno», «Cronache»), durante la sua vita ha praticato mestieri di ogni tipo, alcuni forse immaginari (dal boy al boxeur, al duro, all'attore cinematografico). Ha scritto tra l'altro, Duri a Marsiglia e una rievocazione del mondo delle case chiuse, Quando l'Italia tollerava (ripubblicato nel 1995). Questa casa editrice ha pubblicato Le rose del ventennio (2000), Guerra d'Albania (2001), L'Italia al dente (2002), Gli indesiderabili (2003), La lunga marcia (2004), A Roma con Bubù (2005), Mussolini e le donne (2006) e Papa Giovanni (2006).
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