I papillons di Brahms

I papillons di Brahms

«Un mix di narrazione, d’invenzione, di memoria dell’occasione musicale: un protocollo del vissuto individuale e sociale, una cronaca della Palermo musicale».

«Sono pezzi dettati dall’occasione, che, come Sparafucile, ho colto a volo. I pezzi una volta composti in suite esibiscono – almeno per me – una insospettata coerenza» scrive Piero Violante, presentando questa raccolta che risuona di oggetti d'affezione da Mozart a Schoenberg, da Brahms a Kurt Weill, ad Adorno, ai cari estinti, ai musicisti siciliani: Ziino, Sollima, Mannino, Pennisi, Incardona. Emergono nella suite del libro «le predilezioni del critico, rafforzate da un tema fondamentale per la lettura del Novecento: la centralità di Vienna vista sì in continuità tra la Klassik e la Wiener Schule, così come insegnava Schoenberg, ma non più in opposizione né con la Parigi europeista di Cocteau e dei Sei né con la Berlino socialista di Brecht e Weill. Ho imparato frequentando per venti anni la redazione de “L’Ora” che anche un pezzo di cronaca musicale è un pezzo di critica sociale. Oggi, lo so, questa idea appare sempre più minoritaria e marginale. Il libro insiste sulla centralità dei nessi forma-società, sulla lettura sociologica delle interrelazioni e non sovrapposizioni tra le autonomie delle forme artistiche e di quelle sociali, sulla convinzione della centralità della musica nella formazione dell’identità civile e negli affetti. I papillons di Brahms – il segreto del titolo sta nella piccola storia che apre la raccolta – leggono la musica come “sintomo” sociale. Ogni singolo pezzo si propone il difficile compito di raccontare la musica, di inserirla nel canone culturale, in un mix di narrazione, d’invenzione, di memoria dell’occasione musicale: un protocollo del vissuto individuale e sociale».

1 Gennaio 2009

La nuova diagonale n. 77

252 pagine

EAN 9788838923593

Autore

Piero Violante (Bagheria 1945), politologo e giornalista, già direttore del Dipartimento «Gaetano Mosca», ha insegnato Storia del pensiero politico e Sociologia della musica presso l’Università di Palermo. Critico musicale de «la Repubblica»; dirige il semestrale on line di storia delle idee www.intrasformazione.com. Autore di numerosi saggi, con Sellerio ha pubblicato: Eredità della musica. David J. Bach e i concerti sinfonici dei lavoratori viennesi, 1905-1934 (2007), I papillons di Brahms (2009), Swinging Palermo (2015), Lo spettatore musicale (2021).

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