«Fare storia comporta sempre una preventiva rilevazione del tempo in cui essa è stata fatta e della personalità di chi la fa»: una raccolta di saggi sulla storia della storiografia siciliana del medioevo.
Sicilia e Medioevo sono due realtà fortemente astratte e suggestive, in grado di coinvolgere, e indirettamente modellare, mentalità, passioni, stati d'animo, visioni del mondo, interessi concreti. Ogni età storica e ogni movimento culturale hanno avuto una propria immagine della Sicilia medievale, coltivandone questo o quell'aspetto, esaltandone l'una o l'altra tendenza secolare, elevandone a modelli esemplari, episodi e eventi diversi: specchi in sostanza nei quali i vari interpreti, finivano col riflettere se stessi. La storia della storiografia siciliana del Medioevo evidenzia così, accanto al repertorio delle varie scuole, una vera e propria storia in se stessa, una storia ideologica: i modi dell'autoforgiarsi nel guardare alla Sicilia e al Medioevo. È quello che documenta criticamente questa raccolta di saggi di uno dei maggiori medievisti siciliani, spaziando da Fazello agli storici del Novecento.
2005
Nuovo prisma n. 58
220 pagine
EAN 9788838920370
Vincenzo D'Alessandro insegna Storia medievale nella Università di Palermo. È autore di Politica e società nella Sicilia aragonese (Palermo, 1963); Storiografia e politica nell'Italia normanna (Napoli, 1978). Insieme a Giuseppe Giarrizzo ha curato La Sicilia dal Vespro all'Unità d'Italia (Torino, 1989). Con questa casa editrice ha pubblicato: Terra, nobili e borghesi nella Sicilia medievale (1994).
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