Nella tradizionale forma del racconto inchiesta l’autore segue le vicende di Monsignor Angelo Ficarra, Vescovo di Canicattì che non soffrì di un solo giorno di «infermità» prima che la morte lo cogliesse all’improvviso. Per la ricostruzione l’autore si avvale di documenti gravati da scomunica «maggiore» per chiunque osi pubblicarli.
Come Morte dell’Inquisitore, La scomparsa di Majorana e gli Atti relativi alla morte di Raymond Roussel, questo nuovo racconto di Leonardo Sciascia si muove su una scacchiera di documenti inediti (e sono, alcuni, documenti di estrema segretezza: al punto che la loro divulgazione comporta scomunica «maggiore») e ricostruisce una vicenda che si può dire esemplare. Esemplare per la storia italiana di questi ultimi anni, per i rapporti tra la Chiesa e la Democrazia Cristiana, tra la Chiesa di Pio XII e un suo vescovo «ribelle».
1 Febbraio 1979
La memoria n. 1
88 pagine
Fuori catalogo
Leonardo Sciascia (1921-1989) ha pubblicato con questa casa editrice: Dalle parti degli infedeli (1979), Atti relativi alla morte di Raymond Roussel (1971), L'affaire Moro (1978), Kermesse (1982), La sentenza memorabile (1982), Stendhal e la Sicilia (1984), Cronachette (1985), Per un ritratto dello scrittore da giovane (1985) e ha curato l'antologia in quattro volumi di testi inediti o rari Delle cose di Sicilia. Due precedenti raccolte dei suoi saggi e articoli sono state pubblicate da Giulio Einaudi editore: La corda pazza (1970) e Cruciverba (1983).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: