Un erudito professore ed un giovane vetraio che entra al suo servizio, dopo aver imparato il greco da un marinaio. Le rigide fondamenta della cultura accademica sono messe in discussione dall'intelligenza del libero genio creatore.
Vi è all'origine di Passioni olandesi una querelle, un'ingegnosa volontà polemica che ne spiegano il rifinito gusto romantico e, soprattutto, l'accuratezza di costruzione storica. Il racconto è l'educazione spirituale e sentimentale di un poeta, in un'Olanda secentesca, di ambienti universitari e cittadini che richiamano nella raffigurazione la coeva pittura fiamminga. Uno dei personaggi, il professor Hemkengriper, esempio di angusto eruditismo, è il ritratto in chiave grottesca di un filologo contemporaneo ad Arnim, J. H. Voss autore di due autorevoli traduzioni dell'Iliade e dell'Odissea e avversario della voga romantica di guardare al passato. Tra il 1805 e il 1808, Voss aveva ripetutamente attaccato l'opera cui Arnim si era dedicato con fervore e a cui deve larga parte della fama, quella Cornucopia del fanciullo che raccoglieva i canti popolari tedeschi. Agli attacchi risposta fu, appunto, questa novella e non è facile immaginare come Voss abbia potuto rintuzzare una controffensiva tanto arguta e insieme avvertita. Arnim colloca nel passato storico il detrattore del suo modo di fare storia; attorno gli costruisce una precisa ambientazione; gli oppone, come precursore di sensibilità romantiche, un magnifico poeta; gli pone sulla bocca opinioni che Voss identiche avrebbe sostenuto due secoli dopo e che due secoli prima sanno già di vecchio. Chiude insomma l'avversario nella macchina del tempo e mostra la superiorità sul pedante del libero genio creatore.
1 Gennaio 1986
La memoria n. 135
88 pagine
EAN 9788838903656
Non disponibile
Ludwig Achim von Arnim (1781-1831), scrittore tedesco, impegnò l'intera sua opera nella diffusione dell'ideologia romantica. Assieme a Clemens Brentano compilò la raccolta di canti popolari tedeschi La cornucopia del fanciullo il cui intento, più che filologico, era il recupero della cultura medievale e nazionale tedesca; e animò il «Giornale per eremiti». Fu autore di numerosi racconti, fra cui Isabella d'Egitto (1812), e di un romanzo incompiuto I custodi della corona (1817-1856).
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