Pettini-fini

Pettini-fini

Tradotto in: Germania Deutscher Taschenbuch Verlag
Nota di Leonardo Sciascia

Riconoscendo come il significato dei suoi personaggi «cui manca perfin la forza di gemere» viva oltre il periodo storico in cui la Messina scrisse, la critica le riconosce oggi il suo posto tra i classici del nostro Novecento.

«Maria era in quell'epoca, come la rivedo nei miei ricordi e come la ritrovo nelle fotografie dell'album di famiglia, una giovane donna minuta con un visino pallido dai grandi occhi luminosi incorniciata da una massa di fini capelli castani. Quella fragilità celava una forza d'animo non comune, che le aveva permesso di denunciare, lei signorina di buona famiglia che avrebbe dovuto addirittura ignorare certe vergogne, quello che si celava dietro le facciate di case rispettabili, in cui la donna era tenuta in uno stato di soggezione prossimo alla schiavitù». Così Maria Messina nel ricordo della nipote Annie. Pubblicata tra il 1909 e il 1928 da editori come Sandron e Treves, ammirata da Verga, recensita da Borgese con attenzione partecipe al suo travaglio creativo, la Messina era scivolata in seguito in una sorta di limbo: non più ristampata, assente dalle storie letterarie del Novecento. Riscoperte da Leonardo Sciascia all'inizio degli anni '80 e ripubblicate con continuità da questa casa editrice, le opere di Maria Messina hanno attraversato una nuova stagione di popolarità, e sono state tradotte nelle principali lingue europee. Riconoscendo come il significato dei suoi personaggi «cui manca perfin la forza di gemere» viva oltre il periodo storico in cui la Messina scrisse, la critica le riconosce oggi il suo posto tra i classici del nostro Novecento. Pettini-fini, del 1909, che qui riproponiamo, fu la prima raccolta pubblicata da Maria Messina.

1 Gennaio 1996

La memoria n. 369

84 pagine

EAN 9788838913105

Non disponibile

Autore

Maria Messina nacque a Palermo nel 1887 e giovanissima cominciò a scrivere. Vicende familiari la portarono fuori dalla Sicilia, in Umbria, Toscana, nelle Marche e infine a Napoli, mentre la sua opera conosceva notorietà e successo di critica. Negli anni Venti, una grave malattia la costrinse all'inattività e all'isolamento. Morì dimenticata nel 1944. Di Maria Messina sono state pubblicate in questa collana il romanzo La casa nel vicolo (1982), e inoltre, tutte le novelle nelle raccolte Casa Paterna (1981), L'amore negato (1993), Pettini-fini (1996), Le briciole del destino (1996), Il guinzaglio (1996), Ragazze siciliane (1997), Piccoli gorghi (1997), Personcine (1998). Nella collana «Il castello» è stato pubblicato Gente che passa (1989).

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