Uno dei lavori più felici del prolifico scrittore vittoriano, secondo dei romanzi del Ciclo Palliser. Il corposo, minuzioso, opulento ritratto di un giovane irlandese che si forma alla maturità, in cammino verso l’affermazione politica.
Phineas Finn è il secondo dei romanzi trollopiani appartenente al cosiddetto Ciclo Politico. A differenza degli altri romanzi e degli altri cicli in cui è difficile individuare l’attore principale, qui chi sia sotto la lente di ingrandimento è chiaro. Questo romanzo è il corposo, minuzioso, opulento ritratto di un giovane che si forma alla maturità, in cammino verso l’affermazione politica. E quanto lo scopo generale dell’autore sia quello di raffigurare senza giudizio tipi e ambienti, e anche una città, Londra, risalta nel fatto che Phineas è soltanto una brava persona senza eccessi, un «gentiluomo» che merita un ragionevole rispetto. E che incontrerà, perdonata qualche pecca, l’approvazione del lettore. L’autore lo dipinge obiettivamente, così lo inquadra da vari punti di vista; il proprio ovviamente, ma anche quello delle tante persone che l’eroe incontra: opinioni, esperienze e pettegolezzi che si rimandano a vicenda come in un gioco di specchi. Quando Phineas arriva dalla provincia irlandese a Londra, eletto al Parlamento grazie a una congiuntura favorevole, cerca appoggi perché la carica di parlamentare allora nel Regno Unito non era retribuita e lui aveva quindi bisogno di un reddito all’altezza. Frequenta perciò vari ambienti e si incontra con le tre dame che di molti di questi sono, per così dire, le registe (e in qualche modo lo diventano anche della sua vita). L’allargarsi del quadro d’insieme, dalla provincia irlandese alla metropoli centro del mondo, dalla vita privata alla stagione eccitante e dinamica dell’apprendistato politico-mondano, consente a Trollope di fare, non senza una taciuta e quasi repressa punta critica, quello che sa meravigliosamente fare e lo ha posto, assieme a Dickens e Thackeray, tra i sommi scrittori vittoriani: raccontare l’avventura dell’ordinario.
31 Ottobre 2018
La memoria n. 1115
936 pagine
EAN 9788838938610
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Anthony Trollope (1815-1882), autore di quarantasette romanzi, dei grandi della letteratura inglese dell'Ottocento è il meno conosciuto in Italia, nonostante lo straordinario successo tra i lettori di lingua inglese e la fortuna più recente tra i critici. Questa casa editrice di Trollope ha pubblicato: Orley Farm (1999, 2013), Lady Anna (2003, 2011), Un'autobiografia (2008), La vita oggi (2010), Natale a Thompson Hall (2019); tutti i romanzi del «ciclo del Barsetshire»: L'amministratore (2003), Le torri di Barchester (2004), Il Dottor Thorne (2005), La Canonica di Framley (2001, 2006), La Casetta ad Allington (2007) e Le ultime cronache del Barset (2009); e del ciclo Palliser: Il Primo Ministro (2014), Potete perdonarla? (2017), Phineas Finn (2018), I diamanti Eustace (2020) Il ritorno di Phineas Finn (2022), Il figli del duca (2024).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: