«In questa occasione il mio obiettivo è la storia biografica: se dovessi riassumere in pochissime parole quello che ho fatto in questi anni, forse potrei dire che ho raccolto pensieri per popolare il passato». Il ritorno della biografia, a lungo abbandonata, nel campo delle ricerche storiche.
Nel corso del XIX e del XX secolo, molti storici hanno coltivato il sogno di scrivere una storia impersonale. Per alcuni decenni, in nome della scienza, la parola d’ordine è stata: uniformare i fenomeni sociali, eliminare le differenze, gli scarti, le idiosincrasie. Tuttavia, e per fortuna, una minoranza di autori hanno cercato di salvare la dimensione individuale della storia. Quel tempo ha dato vita a una riflessione estremamente ricca e complessa sulla «piccola x». Di che cosa si tratta? L’espressione è di Johann Gustav Droysen, che, nel 1863, scrive che, se si chiama A il genio individuale, cioè tutto ciò che un singolo uomo è, possiede e fa, allora questa A consta di a + x, dove a comprende tutto ciò che gli viene da circostanze esterne, dal suo paese, dal suo popolo, dalla sua epoca, etc. e x il suo contributo personale, l’opera della sua libera volontà. Prima e dopo Droysen, altri autori esplorano la piccola x: degli storici (oltre a Thomas Carlyle, alcuni tedeschi, da Wilhelm von Humboldt a Friedrich Meinecke), uno storico dell’arte (Jakob Burckhardt), un filosofo (Wilhelm Dilthey) e uno scrittore (Leone Tolstoj). Tornare sui loro pensieri può aiutarci a riflettere sui motivi e le difficoltà della storia biografica.
29 Novembre 2012
Le parole e le cose n. 27
216 pagine
EAN 9788838927768
Fuori catalogo
Sabina Loriga, storica, è directrice d’études all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Ha pubblicato numerosi saggi sui rapporti tra storia e biografia, il tempo storico, gli usi pubblici del passato. Tra i suoi libri: Soldati. L’istituzione militare nel Piemonte del Settecento, 1992; La juste mémoire. Lectures autour de Paul Ricoeur, 2006 (in collaborazione con Olivier Abel et al.).
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