Gli agguati della vita nei racconti di un grande pessimista.
La chiave dell'arte dello scrivere - sosteneva Hardy anticipando di più di mezzo secolo quello che dirà Borges a difesa della narrativa d'intreccio - sta nella capacità di mescolare in giuste dosi il banale quotidiano e lo straordinario. L'avventura grandiosa di un essere umano qualunque, o la giornata qualunque di un grande personaggio: questo è il racconto. E il dosaggio è cosi riuscito in questi racconti del 1894, da incoraggiare a sottoscrivere il giudizio che nel 1949 ne dava Annie Messina: è impossibile annoiarsi leggendoli. Sono parabole rapide e disastrose di destini comuni, che il caso invece seduce e poi atterra: ironicamente, appunto. Hardy le segue nel loro tragitto con uno sguardo di sconsolata pietà, di romantica malinconia, che si accende di speranza soltanto quando può fermarsi sui paesaggi immobili della sua antica campagna inglese.
1 Gennaio 2000
La memoria n. 464
378 pagine
EAN 9788838915086
Non disponibile
Di Thomas Hardy (1840-1928), autore fra l’altro di Via dalla pazza folla, Il sindaco di Casterbridge, Giuda l’oscuro, Tess dei D’Urbervilles, questa casa editrice ha pubblicato Piccole ironie della vita (2000), Una romantica avventura (1994 e 2005), Barbara (2009) e Un semplice interludio (2009).
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