Enrico Job ci racconta la biografia di un pittore: ma soprattutto i momenti del suo amore per una donna incontrata fanciulla, e del suo amore per la pittura: due amori esclusivi l'uno dell'altro, ed entrambi infine perduti amori.
«La bellezza è un'anomalia cui non si può rimanere indifferenti. Lo sgomento per questa diversità, dà un'irresistibile vertigine». Il pittore felice racconta, per lunghe parentesi di memoria entro lo scorrere ordinario di una vita, dagli anni Cinquanta ad oggi, la biografia di un pittore: ma soprattutto i momenti del suo amore per una donna incontrata fanciulla, e del suo amore per la pittura: due amori esclusivi l'uno dell'altro, ed entrambi infine perduti amori. In un libro precedente, Job percorreva questo suo tema preferito della «congiura della vita contro la vita» (l'espressione è di Leonardo Sciascia), sceneggiato dai fantasmi dell'infanzia abitanti di una antica Palazzina di villeggiatura. In questo libro, un altro fantasma ordisce la congiura: il fantasma della bellezza, sfuggente e ardito persecutore, desiderato e inseguito sino a che la vita diventa una sola fuga da se stessa.
1 Gennaio 1995
La memoria n. 336
168 pagine
EAN 9788838910890
Enrico Job è nato nel 1934. Pittore, costumista e scenografo teatrale e cinematografico, vive e lavora a Roma. La palazzina di villeggiatura è il suo primo romanzo, pubblicato da questa casa editrice nel 1985.
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