La fiaba popolare si elabora, si modella e si rimodella nello stesso momento in cui si trasmette. Attraverso il fascino dei racconti di tradizione orale, il saggio si addentra nei meccanismi di elaborazione della fiaba.
«Questo saggio ha un duplice intento - scrive Nicole Belmont introducendo il suo studio sulla fiaba - da un lato far conoscere e condividere la bellezza e la ricchezza dei racconti di tradizione orale, misconosciuti se non proprio del tutto sconosciuti; dall'altro tentare di comprendere la natura di questo genere così particolare». Questo doppio scopo, narrativo-descrittivo e analitico-interpretativo, è perseguito in parallelo, mostrando nel corpo vivo e concreto di una moltitudine immensa di racconti orali - presentata nella varietà dei loro tipi e, dentro ciascun tipo, nelle numerose versioni narrative - i segreti del loro interno funzionamento, le regole delle loro trasformazioni, le diverse funzioni assolte, i complessi giochi di comunicazione intercorrenti tra narratori e ascoltatori intorno all'oggetto della narrazione e, insieme, gli enigmi non risolti a cui si presta la fiaba con le diverse ipotesi avanzate per scioglierli. Lo studio è guidato da un'ipotesi generale: «i meccanismi di elaborazione della fiaba sono gli stessi di quelli del sonno». Uno schema interpretativo debitore, com'è evidente, dell'ermeneutica freudiana. Che però non cela i suoi legami con le suggestioni del simbolismo popolare che assegnava la fiaba al reame notturno: «Il racconto è la parola della notte».
1 Gennaio 2002
Nuovo prisma n. 31
224 pagine
EAN 9788838917233
Nicole Belmont è Directeur d'études à l'Ecole des Hautes Etudes en sciences sociales.
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