Intorno al rapporto sapere-potere si interrogano, secondo le diverse prospettive della filosofia contemporanea, alcuni dei maggiori filosofi francesi.
«Il filosofo parla, e proprio per questo disturba l'ordine del mondo», osserva Bernard-Henry Lévy in uno dei saggi di questo volume. Come agisce politicamente questo parlare? Che esista una filosofia della politica è noto, ma esiste anche una politica della filosofia? Cioè una politica del sapere: un'attività di potere intrinsecamente appartenente e svolta dai saperi. «L'esercizio del potere crea ininterrottamente sapere e inversamente il sapere porta con sé effetti di potere» scrive Foucault. Intorno al rapporto sapere-potere, che è oggetto di riflessione di questo volume, si interrogano, ognuno secondo la sua prospettiva e il suo interesse, alcuni dei maggiori filosofi francesi. Guardando chi l'organizzazione dello studio filosofico; chi la materialità del suo insegnamento; altri il sistema di dominio di un dato paradigma negli schemi di spiegazioni; altri ancora il ruolo della cosiddetta critica e il connesso punto di vista della filosofia occidentale come cammino di decadenza, nichilismo; altri, infine, la tecnica del potere come produzione di discorsi.
Scritti di: François Châtelet, Jacques Derrida, Michel Foucault, Jean-François Lyotard, Michel Serres.
1 Gennaio 2003
Nuovo prisma n. 44
148 pagine
EAN 9788838919152
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