«La vita deve fare i conti con la morte e con i morti per continuare a esser tale. I morti sono i segni sotterranei della vita» Luigi M. Lombardi Satriani.
Abbiamo cercato, in questo nostro lavoro, di delineare i luoghi espliciti del mondo contadino in cui si rifugia o si affronta la morte; di delineare, cioè, la cultura della morte, intesa come sua tematizzazione, strategia di superamento dell'evento luttuoso, sistema di relazioni con i morti, configurazione del mondo ultraterreno. Ma tutta la cultura contadina, anche nelle sue manifestazioni apparentemente lontane, ci è apparsa segnata dal senso della morte, percorsa dalla percezione di una dipendenza sacrale del mondo e della storia, da una sistematica ipoteticità dell'esistenza e dell'iniziativa individuali, da un'ironia che esclude presunzioni e tende a ridimensionare la boria della storia.
1996
Nuovo prisma n. 5
492 pagine
EAN 9788838911989
Non disponibile
Luigi M. Lombardi Satriani (1936) insegna Etnologia nell'Università di Roma «La Sapienza». Tra le sue opere: Il folklore come cultura di contestazione (Messina, 1966), Menzogna e verità nella cultura contadina del sud (Napoli, 1976), Antropologia culturale e analisi della cultura subalterna (Milano, 1980), e, pubblicato da questa casa editrice, Il silenzio, la memoria e lo sguardo (1979 e 1989).
Mariano Meligrana (1936-1982) è stato ricercatore di Storia delle tradizioni popolari nell'Università di Messina. Tra le sue opere, in collaborazione con Lombardi Satriani Diritto egemone e diritto popolare (1975) e numerosi scritti di demologia giuridica e antropologia religiosa.
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