Un capolavoro del Novecento, un romanzo che nella trama avventurosa si addentra nella morale, nella filosofia, nella religione. Il 20 luglio 1714 il più bel ponte del Perù lungo la strada tra Lima e Cuzco crolla senza alcun preavviso, trascinando nel baratro cinque persone che lo stavano percorrendo. Si salva un attimo prima Frate Ginepro che ossessionato dallo strano destino decide di indagare nella vita segreta dei cinque e trovare una traccia che spieghi il loro coinvolgimento nella sciagura.
Scritto nel 1927 con «l’asciuttezza conseguita dagli autori consapevoli della consistenza del materiale narrativo» (come lo descrive Roberto Alajmo nella Prefazione) tanto che Indro Montanelli additava questa ricchezza di contenuti unita alla fresca agilità della lingua a modello di scrittura per i suoi giornalisti. L’idea che muove la trama è folgorante: un giorno d’inizio XVIII secolo, il ponte più bello di tutto il Perù sulla strada tra Lima e Cuzco, intrecciato dagli Incas con tralci di vimini, si ruppe. In quel momento vi transitavano cinque persone, tutte morte. Come tutti gli abitanti del mondo dei defunti, presto passarono nell’ordinario oblio, tranne che per il testimone oculare del disastro. Era un vecchio monaco ottimista, Fra’ Ginepro, convinto della coincidenza e della identità tra la realtà e il bene, pronto a professare ai suoi fedeli che ogni cosa è a fin di bene. E quell’«atto puro di Dio», il taglio del ponte, poteva essere l’occasione di una «matematica» dimostrazione: «se c’è un disegno preciso alla base dell’universo, lo si può scoprire in quelle vite così repentinamente troncate». Così «nacque in lui la decisione che lo tenne occupato per sei anni»: indagare nelle vite di quelle cinque vittime, per dimostrare attraverso le loro esistenze la giustizia di Dio, «catalogando migliaia di episodi, aneddoti e testimonianze».
E tanto folgorante è l’idea della trama, quanto la domanda che c’è sotto alla ricerca di Fra’ Ginepro è davvero la domanda delle domande: «O viviamo per caso, e per caso moriamo; o viviamo secondo un piano e secondo un piano moriamo».
2023
La memoria n. 1277
248 pagine
EAN 9788838945250
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Thornton Wilder (Madison, Wisconsin, 1897 - New Haven, Connecticut, 1975), scrittore e drammaturgo, nel 1928 con Il ponte di San Luis Rey (Sellerio 2023) vinse il Premio Pulitzer. Altri due Premi Pulitzer li ottenne con le opere teatrali Piccola città (1938) e La famiglia Antrobus (1942). È anche autore del celebre Idi di marzo, romanzo del 1948 (pubblicato da Sellerio nel 1995 e nel 2010).
Chi ha consultato la pagina di questo libro ha guardato anche: