A presto, bellissima fiaba connaturata a questa fine di secolo, del desiderio di morire e rinascere.
A presto, il titolo, evoca un'idea di partenza e ritorno promesso, di conclusione e riinizio; la vicenda che scorre in queste pagine si apre con una mutazione e termina con un'altra inattesa mutazione. Non è iperbolico intendere questo libro come la fiaba moderna di un mito, della presenza, connaturata a questa fine di secolo, del desiderio di morire e rinascere. Il racconto procede come una specie di fantascienza, in un tempo appena avanzato nel futuro, pieno, più che di tecnologie, di magie, a rappresentare un oggi stilizzato; ed ha al suo centro delle presenze, sfiorate appena all'inizio, sottintese, che scoppiano alla fine e occupano intero il campo, offrendo una chiave ambigua, di ottimismo o di disperazione. Diario, cronaca ed epistolario di una famiglia di caratteri, sentimenti e abilità diversi, i quali passano in rivista, e tentano l'avventurosa conquista, di un mondo tanto collegato da non oltrepassare in fondo i confini della città. E la città, palcoscenico e osservatorio, è Palermo, la Palermo-rappresentazione dell'universo, come, presuntuosamente, solo chi a Palermo vive crede di sentire: metropoli e periferia, postcapitalismo e feudalesimo consustanziati.
1990
La memoria n. 209
292 pagine
EAN 9788838905988
Michele Perriera (Palermo, 1937) ha fondato e diretto il teatro e la scuola di teatro Teatés di Palermo. Scrittore e regista ha pubblicato con questa casa editrice la memoria-intervista Marcello Cimino, vita e morte di un comunista soave (1991), Anticamera (1994), La spola infinita (Premio Mondello 1995), Con quelle idee da canguro. Trentasei anni di note ai margini (1997), Atti del bradipo (1998), Ritorno (2003), i romanzi A presto (1990), Delirium cordis (1995), Finirà questa malìa? (2004) e La casa (2007) e l'affresco autobiografico di una città e una vita Romanzo d'amore (2002). Nel 2006 gli è stato conferito il Premio della Critica Teatrale.
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