Il padre di Vladimir, «un uomo che ha vissuto», riversa nel primo amore del figlio, lo struggente desiderio di gioventù. Vladimir comprensibilmente scosso riconsidera la propria vita attraverso la vicenda del padre.
Il primo amore è quello di Vladimir per Zinaida. Ma il vero protagonista del racconto è il padre di lui: un «uomo che ha vissuto», struggentemente attratto dal «breve temporale mattutino di primavera» della gioventù. Dalla passione di lui, il figlio è dapprima stravolto, poi gradualmente ne diventa stupefatto e commosso spettatore; e il suo amore diventa esperienza - quindi crescita ma anche consunzione - attraverso la vicenda del padre. Un riflettersi del padre nel figlio e del figlio nel padre in cui è possibile intravedere (Turghèniev ebbe davvero nel padre un rivale d'amore) i recessi profondi di una vita.
1 Gennaio 1983
La memoria n. 81
120 pagine
EAN 9788838902437
Non disponibile
Di Ivàn Turghèniev (1818-1883), poeta, drammaturgo e narratore russo (Memorie di un cacciatore, tra i suoi titoli) questa casa editrice ha pubblicato, Lo spadaccino (1980).
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