José Martí segue dall'ottobre 1881 al settembre 1882 le udienze del processo a Charles Guiteau, l'assassino del presidente Garfield. Il processo ricostruisce l'esistenza scellerata di Guiteau, «la vita di un ambizioso, che arriva con il desiderio laddove non arriva con i mezzi intellettuali e morali atti a soddisfarlo».
«Per lui l'assassinio del presidente è stato un affare, da cui aveva sperato fama e denaro». Corrispondente dagli Usa del quotidiano «La Opinión Nacional» di Caracas, José Martí segue dall'ottobre 1881 al settembre 1882 le udienze del processo a Charles Guiteau, l'assassino del presidente Garfield. Il processo ricostruisce l'esistenza scellerata di Guiteau, «la vita di un ambizioso, che arriva con il desiderio laddove non arriva con i mezzi intellettuali e morali atti a soddisfarlo». «Come marito, martirizza, scaccia e abbandona la moglie; come credente, ha la pretesa di dimostrare la venuta di un secondo Cristo; come conferenziere, parla a sale deserte; come avvocato, è perseguito per truffa» e pretende da Garfield l'Ambasciata d'Austria o il Consolato di Parigi: al rifiuto del Presidente, matura la decisione, non priva di calcolo, di ucciderlo. È giocoforza vedere nel protagonista della tragedia molto americana di queste cronache di Martí - riscoperte e presentate da Dario Puccini - il prototipo dei re per una notte, dei vendicatori esaltati del cinema di Martin Scorsese, convinto com'è di prendersi, pistola in pugno, in un colpo solo la vendetta e la gloria, i soldi e la donna: un De Niro di cento anni fa.
1 Gennaio 1996
La memoria n. 366
160 pagine
EAN 9788838912795
Tra le opere del letterato e patriota cubano José Martí (1853-1895) spiccano le raccolte Versi semplici (Versos sencillos, 1891) e Versi liberi (Versos libres, postuma). Martí fu anche notevolissimo prosatore e autore di canzoni popolari, fra cui Guantanamera.
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