Tradotto da Sciascia. «Un apologo e un'apologia dello scetticismo e della tolleranza che ne è figlia» (Leonardo Sciascia).
Anatole France pubblicò questo racconto nel 1902. Da allora, e fino agli anni Venti, ha avuto un destino di splendido isolamento: edizioni numerate, rare, ornate di incisioni originali, tipograficamente perfette. È un isolamento che il racconto merita e che continuiamo a dargli presentandolo nella traduzione di Leonardo Sciascia a un pubblico più vasto. È - come dice Sciascia - un apologo e un'apologia dello scetticismo: forse particolarmente salutare in un momento in cui muoiono le certezze al tempo stesso che di certezze si muore.
1 Gennaio 1980
La memoria n. 4
48 pagine
EAN 9788838901669
Anatole France (Parigi, 1844-Saint-Cyr-sur-Loire, 1924; pseudonimo di Anatole-François Thibault), Accademico di Francia e Premio Nobel nel 1921, autore fra l'altro del Delitto di Sylvestre Bonnard (1881), Taide (1890) e dei quattro romanzi che formano il ciclo della Storia contemporanea (1897-1901). Di France questa casa editrice ha pubblicato Il procuratore della Giudea (1980), Crainquebille (1992)e Il castello di Vaux-le Vicomte (2006), racconto storico del destino di Nicolas Fouquet.
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