La zona grigia tra legge e crimine: informatori, infiltrati, poliziotti disposti a farsi corrompere, delitti insabbiati e inchieste «aggiustate». Il primo romanzo di una serie poliziesca ambientata nell’Inghilterra sud occidentale.
Il maestro dei maestri del poliziesco nero, quel James Ellroy che non arretra di fronte alle situazioni più crude e più cupe, ha insegnato che nel giallo investigativo in cui la narrazione avviene dal punto di vista corale della squadra degli agenti, la differenza di qualità sta nel tipo di realismo adottato. Non basta crudezza e cinismo, nemmeno che i protagonisti siano pieni di difetti e malignità come tutti. Il valore letterario viene anche dalla capacità psicologica di immedesimarsi con la particolare concezione del mondo prodotta dall’esperienza speciale del poliziotto e di rappresentare dall’interno il codice etico a cui il suo lavoro lo porta a rispondere. Per esempio: vi è differenza tra un poliziotto corrotto, l’infiltrato che favorisce un boss, e quello che cerca di proteggere il proprio informatore per potere continuare a usarne i servigi o anche per una specie di contraccambio leale? E come funziona, nella pratica di un caso criminale ed esistenziale, questo tipo di differenza? È questo il dilemma etico su cui al fondo si articola Protezione, primo romanzo di Bill James ad essere pubblicato in Italia, scrittore coronato di lodi dalla critica europea e americana: «Un maestro nell’orchestrare il caos», «Il migliore scrittore poliziesco britannico dai Settanta ai Novanta», capace di unire all’azione più tesa l’humour britannico con dialoghi brillanti di classiche ascendenze. Arrivano alla polizia di una cittadina del sud dell’Inghilterra due informazioni molto riservate: che un sergente ormai alla soglia della pensione è nel libro paga di un boss locale, e che il figlio ritardato di questo boss è stato rapito per vendetta da una banda rivale. Il sergente corrotto, Hubert Scott, disperato congegna un ricatto ai danni dei colleghi; mentre il boss, detto «Tenerezza», muove tutte le sue pedine, in un misto di ferocia e pietà, per riavere il figlio amatissimo. Lo sforzo della polizia sarà quello di minimizzare il danno dei due corsi di eventi, giocandoli in qualche modo l’uno contro l’altro, infischiandosene delle conseguenze umane. Gestori del disordine (o registi della cospirazione) sono il soprintendente Harpur e il suo superiore Assistente Commissario Capo Iles, i due personaggi che si ritrovano in tutta la serie poliziesca cui appartiene questo romanzo. Opposti in tutto: Harpur, il «buono», è velenoso e insieme adulatore verso il suo superiore le cui azioni punta a moderare; Iles, «desiderava con tutto il cuore di essere una persona buona e responsabile», ma l’egocentrismo distrugge le intenzioni; «sono l’angelo Gabriele e il Satana dei ragazzi in blu».
1 Gennaio 2008
La memoria n. 760
336 pagine
EAN 9788838923210
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
Bill James – definito dalla critica «il miglior prosatore del giallo britannico» – è lo pseudonimo del gallese James Tucker, ex giornalista di cronaca nera, collaboratore della rivista umoristica Punch e autore di testi di critica letteraria. È l'inventore della serie di Harpur e Iles, che coinvolge poliziotti e criminali di tutti i tipi, presi nel loro ambiente umano e familiare. Con questa casa editrice ha pubblicato: Protezione (2008, premiato in Francia quale miglior poliziesco europeo nel 2004), Confessione (2009), Club (2010), Rose, rose (2011), Il detective è morto (2012), Il mattatore (2012), Tip Top (2013), Un taglio radicale (2015) e Uccidimi (2017).
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