Federigo, politico dell'opposizione, opportunista; Clarenza, moglie di Federigo, ipocrita e scontenta; Norina, sorella minore di Clarenza, giovane vedova svanita e ambiziosa; Mario, conte disoccupato, nipote del ministro, separato da poco dalla moglie; Emilia, moglie di Mario, sospetta di adulterio; Valerio, uomo d'affari e socio segreto di Federigo, infatuato di Norina, uomo mediocre; Leonetto, direttore del giornale, donnaiolo e pennivendolo; Ortensia Sorbelli, marchesa protettrice di Leonetto, donna-padrona; marchese Sorbelli, marito di Ortensia, utile idiota; Sua Eccellenza, ministro in visita; segretari, fantesche, comparse. Le loro trame, d'amore, di potere, di denaro, all'ombra della neonata Nuova Italia: «a che pro?».
Non è ozioso elencare i «ragazzi grandi», rappresentando volutamente ognuno di essi una fisionomia. Tutti tra i venticinque anni e i quaranta: Federigo, politico dell'opposizione, opportunista; Clarenza, moglie di Federigo, ipocrita e scontenta; Norina, sorella minore di Clarenza, giovane vedova svanita e ambiziosa; Mario, conte disoccupato, nipote del ministro, separato da poco dalla moglie; Emilia, moglie di Mario, sospetta di adulterio; Valerio, uomo d'affari e socio segreto di Federigo, infatuato di Norina, uomo mediocre; Leonetto, direttore del giornale, donnaiolo e pennivendolo; Ortensia Sorbelli, marchesa protettrice di Leonetto, donna-padrona; marchese Sorbelli, marito di Ortensia, utile idiota; Sua Eccellenza, ministro in visita; segretari, fantesche, comparse. Le loro trame, d'amore, di potere, di denaro, all'ombra della neonata Nuova Italia, Collodi nel 1873 intricò e districò per ventitré puntate sul giornale «Fanfulla», non immune dalla moda del romanzo naturalistico francese. Ma dai caratteri dell'elenco si capisce anche che niente di arcigno, nessuna denuncia o deprecazione grave può venire dall'autore di Pinocchio. Piuttosto un divertimento - e maliziosamente attuale - sul tema dell'ambizione esagerata e defatigante che certe volte sembra conquistare il mondo, sull'eccitazione spettacolare e inconcludente che a Collodi strappa una domanda di disincanto: a che pro?
1 Gennaio 1989
La memoria n. 202
140 pagine
EAN 9788838905674
Non disponibile
Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini, Firenze, 1826-1890) prima del capolavoro Le avventure di Pinocchio del 1880, e prima di divenire il massimo scrittore italiano di letteratura per l’infanzia, svolse una prolifica e oscura attività di giornalista scrittore, plasmando la prosa italiana cosiddetta popolare. A questo impegno poco conosciuto, e riconosciuto, appartiene I ragazzi grandi. Bozzetti e studi dal vero, pubblicato in ventitré appendici del giornale «Fanfulla» nel marzo-aprile 1873.
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